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Politica

Libia, Salvini: impegnati perché nei campi vengano garantiti diritti umani

fonte: AGV - Agenzia Giornalistica il Velino
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“L’Italia, nel pieno rispetto della sovranità della Libia e delle convenzioni internazionali di cui è parte, ha fornito e fornirà il proprio sostegno agli sforzi intrapresi dalle autorità libiche riconosciute dagli organismi internazionali, agendo nell’ambito, tra l’altro, del memorandum d’intesa sulla cooperazione nel campo dello sviluppo del contrasto all’immigrazione illegale e al traffico di esseri umani”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Matteo Salvini nel corso del question time alla Camera rispondendo a un’interrogazione sulle iniziative volte a rivedere gli accordi Italia-Libia in materia di contrasto all’immigrazione illegale, al fine della salvaguardia dei diritti umani (Palazzotto e Fornaro – LEU).

“Il nostro Paese è impegnato per assicurare da parte delle autorità libiche il pieno rispetto dei diritti umani e il miglioramento delle condizioni umanitarie dei migranti e rifugiati in Libia, e particolare attenzione è rivolta al potenziamento dei programmi di rimpatrio volontario assistito e di reinsediamento, gestito dal Ministero degli affari esteri insieme agli organismi di cooperazione internazionale, che evidentemente non possono essere complici di quello che lei raccontava. La riunione del Comitato misto italo-libico del luglio scorso a Tripoli, allo scopo di monitorare e dare impulso alla cooperazione bilaterale, ha consentito di consolidare le iniziative in corso, volte a rafforzare il controllo delle proprie frontiere. Ciò attraverso l’implementazione degli strumenti tecnici e tecnologici, come motovedette e altre imbarcazioni, apparecchi di comunicazione satellitare, per migliorare le procedure di coordinamento. Su questi temi, peraltro, ho personalmente incontrato il Ministro dell’Interno libico, Bashaga, lo scorso 28 febbraio, e il Vice Primo Ministro libico, Maitig, il 5 marzo scorso”.

“In merito all’ipotesi di revisione o sospensione degli accordi Italia-Libia, richiamati dagli interroganti, rammento che il complesso di misure definito ‘Agenda europea sulla migrazione’ auspica invece un maggiore livello di cooperazione con gli Stati terzi di origine e transito, con l’obiettivo di ridurre i flussi irregolari attraverso il sostegno nel campo economico, sociale, politico e istituzionale per il controllo delle proprie frontiere. Il nostro Paese quindi ha richiamato a livello europeo la necessità di mantenere la Libia quale Paese prioritario nella strategia di cooperazione dell’Unione con i Paesi terzi, e stiamo facendo e faremo il possibile e l’impossibile perché vengano, nei campi legalmente costituiti e riconosciuti e gestiti con gli organismi internazionali come UNHCR, garantiti tutti i diritti umani; altro paio di maniche sono i campi illegali. Se noi riusciamo a stroncare il traffico illegale di esseri umani, che in questo momento comporta per i trafficanti più introiti rispetto alle armi e alla droga, evidentemente verranno meno anche le violenze documentate di cui lei parlava”.

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