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Conte: mai pensato a mini Tav, referendum non è previsto

E sulla Via della Seta: "Aderiamo a questo progetto infrastrutturale con le cautele necessarie. Ci apriamo una strada interessante dal punto di vista commerciale"
fonte: AGV - Agenzia Giornalistica il Velino
di mal

“Abbiamo fatto un incontro tecnico per capire a che punto siamo arrivati con questa importante infrastruttura per la Sicilia, per il Sud e per l’Italia. Per me non esiste nord e sud quando parliamo di infrastrutture. Confermo che sono stati riavviati i lavori, se riusciamo a farli procedere possiamo chiudere a giugno 2020”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte a margine della visita al cantiere della SS 640 di Caltanissetta.

“Il codice degli appalti non funziona, abbiamo messo in cantiere la riforma. Stiamo mettendo a punto gli ultimi dettagli di un decreto legge che dovrebbe anticipare la riforma degli appalti che stiamo programmando”, ha poi annunciato Conte.

“Mai parlato e mai concepito una mini Tav. Ho letto oggi che mi è stato attribuito di pensare a mini Tav. E’ una delle tante fandonie che mi vengono attribuite”. E ancora: “Sul Tav il referendum non è previsto, non ci sono gli strumenti giuridici, se qualcuno dovesse introdurli ben vengano, non è all’ordine del giorno”.

“Cercheremo di accelerare tutte le opere, non è vero che abbiamo bloccato i lavori. La crisi del settore delle costruzioni non l’abbiamo creata noi ce la siamo trovata. Dobbiamo lavorare a tutti i livelli anche con gli enti locali per riavviare le opere, non esistono colori politici. Dobbiamo lavorare per i cittadini e i territori, dobbiamo fare sistema. Oggi il ministro per il Sud Barbara Lezzi ha incontrato vari interlocutori per la rete ferroviaria di Messina, Catania e Palermo. Tutte le opere infrastrutturali sono fondamentali”.

“Il Governo quando si muove in questi scenari lo fa sempre in modo coordinato e coerente. Si tratta di un capitolo da affrontare con molta cautela, aderiamo a questo progetto infrastrutturale con le cautele necessarie. Noi siamo un paese inserito nell’Ue, collocato in alleanza atlantica. E qui rimaniamo. Ci apriamo una strada interessante dal punto di vista commerciale. Non si tratta di un accordo vincolante ma di valutare le diverse opportunità”, ha poi detto rispondendo a una domanda sulla “Via della Seta”.

E su Blutec il premier ha detto che “bisogna lavorare per mettere in sicurezza i lavoratori”.

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