“Basta ambiguità vere o simulate da parte della Lega: inutile e dannoso nascondersi dietro il dito della sicurezza informatica e non vedere la luna del pericolo che si annida nell’accordo con la Cina. Un pericolo concreto perché è bene ricordare che i nostri porti – ad esempio Trieste – rappresentano le porte del Paese e del continente, e aprire senza garanzie agli investitori cinesi significa di fatto lasciare mano libera a un Paese ad economia mista restio ad accettare molti parametri richiesti alle aziende europee. Per non parlare di chi trarrà vantaggio dall’accordo: agli smemorati o distratti a Palazzo Chigi rammento che la bilancia commerciale con la Cina pende verso oriente: l’export italiano verso il paese asiatico è infatti meno della metà delle importazioni dalla Cina in Italia. Basterebbero questi dati per far capire che trarrà beneficio dagli accordi con il governo di Pechino”. Lo afferma in una nota il senatore di Forza Italia Franco Dal Mas.