“Sull’emergenza xylella non è possibile tacere la superficialità e la pochezza di contenuti con cui il Governo e Centinaio sono arrivati al Decreto. E’ importante che le associazioni di categoria vogliano e possano ritrovare obiettivi comuni su cui concentrare il loro impegno, evitando il disorientamento dei produttori e inchiodando ciascuno, ad ogni livello, al proprio dovere e alle proprie responsabilità. Alla lotta alla xylella non servono né vuoti unanimismi né pericolosi conflitti e guerre intestine”. Così la Senatrice Teresa Bellanova, oggi per impegni istituzionali impossibilitata a partecipare all’incontro convocato a Palazzo dei Celestini, sull’emergenza xylella che imperterrita continua la sua marcia verso il nord della Puglia dopo aver distrutto circa il 50per cento della macchia olivetata salentina. “Dividere i fronti”, prosegue la Senatrice Teresa Bellanova, “è il sogno ricorrente di molti ma alla lunga non paga per nessuno e impoverisce tutti, mentre è urgentissimo affrontare alla radice questioni rimaste irrisolte per troppo tempo. Un gioco che il Salento e la Puglia non possono più permettersi, né le aziende e chi ha a cuore il paesaggio salentino e pugliese e ritiene che la sua rigenerazione non consista nella sola diversificazione produttiva, errore di prospettiva che ha segnato recenti stagioni, ma abbia al centro la tutela della nostra olivicoltura e della varietà delle specie. Da parte mia la giusta attenzione all’iniziativa odierna e alle valutazioni offerte dai sindaci, senz’altra utili ai fini della discussione di merito che sul Decreto si aprirà in Parlamento. Dobbiamo lavorare perché quella che si presenta come una scatola vuota o quasi, con poche risorse e nessuno strumento operativo ben definito e chiaro, divenga un mezzo concretamente efficace”.
“Non per vantare primati”, conclude la Senatrice Teresa Bellanova, “ricordo che nel lontano 2014, in occasione di un convegno operativo promosso dall’allora Amministrazione comunale di Alezio, sostenuto dalla delegazione parlamentare Pd del Salento, mettemmo in campo una sinergia istituzionale, scientifica e produttiva, capace di raccordare l’intera filiera con obiettivi netti che, a rileggerli adesso, sono di cogente e stringente attualità. Chi ha gridato al complotto, incassando consensi elettorali a tutto spiano, chi ha incrinato quell’unitarietà e l’operato del Commissario straordinario tranne ricredersi quando il danno era ormai fatto, hanno responsabilità enormi nel prodursi della situazione odierna. Vanno impediti ad ogni costo ulteriori perdite di tempo, conflitti laceranti, il danno di altri ritardi o decreti non rispondenti alle reali esigenze, economiche e di sburocratizzazione. Smettiamola con le campagne elettorali. Sulla scena mondiale si stanno rafforzando temibilissimi competitor e altri se ne affaccino, garantendo qualità ed enormi quantità. Chi ha a cuore il made in Italy e la eccellenza degli oli salentini e pugliesi deve avere un solo obiettivo: la tutela e la salvezza del paesaggio salentino e pugliese, il rilancio della nostra olivicoltura, la consapevolezza che l’emergenza xylella è un’emergenza nazionale”.