“Tra Tav e conti pubblici, per Salvini e Di Maio, usando il loro linguaggio, la pacchia è finita”. Lo dichiara il segretario di +Europa, Benedetto Della Vedova. “L’incapacità di decidere sulla Tav da parte del Governo – spiega Della Vedova – è grave perché mette a rischio sia l’infrastruttura ferroviaria stessa, sia la credibilità dell’Italia agli occhi degli investitori. L’incapacità più grave, però, è quella di prendere tempestivamente decisioni che possano arginare gli effetti della recessione in cui ci siamo infilati prima e peggio di tutti gli altri per cause interne: blocco dei consumi e degli investimenti”.
“Spendere miliardi in deficit per il reddito di cittadinanza e per i prepensionamenti – sottolinea il segretario di +Europa – non richiede alcun coraggio, alcuna visione, alcuna capacità di Governo. La paura di Salvini e Di Maio è che dopo la Tav arriverebbe una legge di stabilità difficilissima di cui non saprebbero venire a capo senza scelte impopolari. Con la Tav per Salvini e Di Maio, usando il loro linguaggio – conclude Della Vedova – finisce la pacchia”.