“Così come all’inizio dell’esecutivo Lega-M5S il contratto di governo era stato presentato come la panacea di ogni possibile problema tra i due partiti di maggioranza, oggi quella stessa virtù sembra essere attribuita alla revisione dell’accordo. Ma la questione è più complessa di come viene presentata”. Lo dichiara il senatore di Forza Italia Renato Schifani.
“Ritoccare il lessico degli obiettivi, infatti, non può bastare a porre rimedio all’incompatibilità di fondo tra due movimenti che hanno vocazioni culturali molto diverse: il giustizialismo e il pauperismo del Movimento 5 Stelle mal si concilia con l’identità della Lega, un partito che, almeno in teoria, dovrebbe essere vicino alle imprese alle istanze del centrodestra. Gli effetti collaterali di questa convivenza sono anzi destinati a moltiplicarsi via via che si presenteranno scelte da compiere impreviste e imprevedibili anche per coloro che saranno chiamati a rivedere i patti di governo. Ecco perché quel contratto più che riscritto va ‘rescisso’ o sarà il Paese a pagare il conto delle costanti divergenze gialloverdi”, conclude.