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Unci Agroalimentare: fattore tempo e stagionalità carte vincenti made in Italy del Sannio

fonte: AGV - Agenzia Giornalistica il Velino/AGRICOLAE
di AGRICOLAE

“Le grandinate che il 3 ed il 5 maggio scorsi hanno colpito le valli Telesina, Caudina e la val Fortore sono eventi calamitosi ed eccezionali ma la storia non finisce qui!!!” A sostenerlo è UNCI AGROALIMENTARE che, nel partecipare alla Tavola rotonda “MADE IN SANNIO” tenutasi a Solopaca (BN) con il Presidente Gennaro Scognamiglio, ha rilevato la delicata posizione delle Aziende Agricole colpite da tale evento, che si stima dalla portata economica di oltre 30 miliardi ed ha messo in ginocchio le aziende e le famiglie dei tanti lavoratori sanniti. “Le due eccezionali grandinate avute nel Sannio hanno arrecato danni ingentissimi a tutte le produzioni agrarie, ed è urgente sollecitare l’Assessorato Agricoltura della Regione Campania affinché si faccia promotore dell’azione di avvio di tutte quelle procedure per la dichiarazione di calamità naturale.

Il Presidente di Unci Agroalimentare, ha riconosciuto inoltre quanto sta facendo e faranno il rappresentante sannita in Regione Campania, Consigliere Dott.  Mortaruolo con i Sindaci dell’area interessata, che da subito hanno accolto le istanze dei loro concittadini. “Ma ciò non basta – ha incalzato Scognamiglio – occorre che venga istituito un Fondo di Garanzia Nazionale per eventi eccezionali sia meteo che naturali a difesa dell’Agroalimentare, occorre un cambio di visione generazionale ed imprenditoriale sulle polizze assicurative, in modo che il premio versato non sia uno sterile costo ma una sorte di ammortizzatore economico in caso di calamita od evento. Sappiamo del positivo incontro organizzato a Benevento dalla Direzione Generale per le politiche Agricole della Giunta Regionale della Campania e dal quale si attendono risposte di sperata serenità.” La Tavola rotonda è servita tra l’altro ad evidenziare l’importanza che oggi sta assumendo quella voglia di fare e quella spinta propulsiva che arriva dal cosiddetto “TERZO SETTORE”.

“Infatti – ha aggiunto il Presidente di Unci Agroalimentare – con lo slogan coniato un anno fa “COLTIVIAMO IL FUTURO” la nostra organizzazione vuole evitare quella desertificazione selvaggia delle aree interne. Con la Legge “Agricoltura Sociale” e l’innovativa visione del MIPAAF sui “DISTRETTI DEL CIBO”, si sono messe in campo una dotazione economica a favore di che ha voglia di fare e non sono certo i nostri giovani che chiamati ad una sfida sociale per un marketing di innovazioni in agricoltura a tirarsi indietro. Con la Legge sul reinserimento lavorativo e dei fondi sulla creazione dei “distretti del cibo”, l’Agroalimentare ed il Biologico, nella fase di prima trasformazione e commercializzazione, hanno teso una trappola alla GDO: quella di rimpossessarsi del “Fattore Tempo”. Tutto si gioca sulla stagionalità, come una sorta di moviola del ritorno al Futuro. Il “MADE IN SANNIO” – ha concluso Scognamiglio – è una grande scommessa per un popolo quale i Sanniti che fin dall’epoca dei Romani si sono sempre fatti valere e rispettare cosi come i propri vini e le produzione agrarie.“

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