– “Passato, presente, futuro sono le chiavi di lettura da scegliere nell’affrontare la discussione in questo congresso straordinario. Faremmo un drammatico errore se pensassimo che con questo Congresso si chiude solo una parentesi e che il ritorno alla normalità statutaria lasci immutati comportamenti e fattori che in passato hanno condotto alla crisi. Altrettanto inaccettabile sarebbe l’idea che in questi mesi abbiamo risolto tutti i problemi e sciolto tutti i nodi. Questo Congresso non è un punto di arrivo ma un punto di partenza”. Lo ha detto Walter Schiavella, commissario della Cgil partenopea, aprendo al Complesso Universitario di San Giovanni a Teduccio, il congresso straordinario della Camera del lavoro metropolitana di Napoli. “Chiediamo con forza – ha precisato Schiavella – quattro cose: un piano di intervento nazionale speciale e straordinario per Napoli, come ritenuto opportuno anche da Svimez nel suo ultimo rapporto; una corretta cooperazione istituzionale fra Regione e Comune metropolitano, superando sterili contrapposizioni nella gestione rapida degli investimenti previsti su Napoli dai Patti per lo sviluppo sottoscritti; la individuazione di una Zona Economica Speciale nell’area Portuale, tanto più ora che siamo in presenza di un positivo piano di rilancio del Porto elaborato dalla nuova presidenza dell’Autorità portuale; l’attivazione della bonifica e del recupero di Bagnoli superando le contrapposizioni istituzionali ma riconoscendo al Comune la titolarità delle scelte urbanistiche”. “I problemi, le soluzioni e le opportunità che interessano la Campania – ha detto il commissario della Cgil Campania, Giuseppe Spadaro – si intrecciano e si esaltano, nel bene e nel male, con Napoli e con la sua sterminata area metropolitana. Servizi, sanità , trasporti, reti, sostegno all’occupazione, sono temi che cadono in gran parte sotto la programmazione della Regione Campania”. “Con palazzo Santa Lucia – ha ricordato Spadaro – per tanto tempo i rapporti sono stati molto difficili, leggevamo un trend nazionale che precludeva al confronto con i sindacati, rendendo praticamente inesistenti le interlocuzioni. Il protocollo di lavoro firmato con il presidente e la giunta regionale, insieme a Cisl e Uil, è molto positivo. Adesso c’è qualche alibi in meno, abbiamo uno strumento in più per incalzare decisioni improrogabili da parte delle istituzioni”. “Su sanità e servizi sociali, trasporti e mobilità – ha aggiunto Spadaro – possiamo da subito misurare, con le categorie, le convergenze e i rapporti di forza contrattuali per determinare soluzioni, in primo luogo per i cittadini e poi per le migliaia di lavoratori e lavoratrici, fermo restando che le risorse a disposizione dei servizi primari sono sempre di più intaccate”. “Dobbiamo interrompere – ha concluso Spadaro – il balletto che rimpalla le responsabilità tra le varie istituzioni, tra fondi erogati e non ricevuti, gestioni commissariali insufficienti e ancora di più mal sopportate, amministratori di Enti fallimentari e responsabilità nelle designazioni mai sottolineate”.
Campania, Politica
Lavoro, Cgil Napoli: aperto il congresso straordinario della camera del lavoro
Schiavella: "Chiediamo piano di intervento nazionale speciale e straordinario per la città"
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