E’ un dato che non allontana la sensazione di un quadro congiunturale debole e scarsamente dinamico. La seconda variazione congiunturale positiva, dopo il crollo di gennaio, non ha, infatti, impedito che nel complesso del primo trimestre del 2017 i livelli produttivi siano risultati inferiori a quelli rilevati nella parte finale del 2016. Questo il commento dell’Ufficio Studi di Confcommercio alle rilevazioni sulla produzione industriale a marzo diffuse oggi dall’Istat. D’altra parte, nonostante i miglioramenti sul versante della fiducia il grado di utilizzo degli impianti già segnalava una situazione di generalizzato stallo. Questa situazione, seppure attesa in moderato miglioramento nei prossimi mesi, conferma – conclude la nota – l’insufficienza della sola domanda estera per garantire una reale ripresa dell’economia, che può essere sostenuta solo da andamenti della domanda interna più brillanti rispetto a quanto rilevato nei periodi più recenti.