“Finalmente qualcuno ha avuto il coraggio di sollevare il velo di omertà ed ipocrisia che copre il mondo della prostituzione gay: il servizio de Le Iene ha fotografato una realtà che denunciamo da tempo, ma che il politicamente corretto si ostina a negare. Non ci è nota l’associazione in causa ma non è certamente l’unica che travestendosi di scopi culturali per pagare meno tasse persegue scopi ignobili. Tutto ciò è aggravato dal silenzio delle Istituzioni: sono passati 14 giorni dall’inchiesta e il Dipartimento delle Pari Opportunità tace”, afferma Massimo Gandolfini, presidente del Comitato promotore del Family day. “Ministro Boschi, si riprenda dalla sconfitta referendaria, e si interessi all’Italia piuttosto che al PD! Come funziona l’UNAR? Come si accreditano sedicenti associazioni a scopo culturale che organizzano orge e prostituzione, mentre ha rifiutato di incontrare il nostro Comitato? Con quanta colpevole superficialità utilizzate il denaro dei cittadini? E, magari, queste sono le stesse associazioni accreditate per l’educazione scolastica dei nostri figli contro la discriminazione di “genere ” ed il bullismo? E i dirigenti che elargiscono fondi pubblici sono veramente in conflitto di interessi?”, prosegue Gandolfini. “Una persona seria innanzitutto chiederebbe scusa, farebbe pulizia dentro L’UNAR e ascolterebbe chi rappresenta tantissime famiglie italiane preoccupate per quanto sta accadendo, non già del futuro del PD quanto del futuro dei propri figli. Questa vicenda non deve cadere nel silenzio: è un fatto gravissimo su cui vigileremo con grande attenzione. E aspettiamo risposte concrete, perché se così non fosse potrebbe crescere negli italiani un terribile dubbio: connivenza?”, conclude Gandolfini.
Politica
Unar, Gandolfini: Boschi spieghi come funziona e a chi sono elargiti i fondi
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