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Calabria

Corigliano, Geraci: Oliverio fermi referendum su fusione

Sindaco: preoccupato da dichiarazioni su bilancio dell’assessore Rossano
fonte: ilVelino/AGV NEWS
di N&C

“Il sindaco di Corigliano Giuseppe Geraci chiede al governatore Oliverio di stoppare il referendum propedeutico alla fusione del ‘suo’ Comune con quello di Rossano. Geraci è sempre stato favorevole all’ipotesi, ma alcuni fatti emersi negli ultimi giorni lo hanno indotto al ripensamento”. È quanto si legge in una nota del sindaco Geraci. “Le motivazioni della mia richiesta – spiega – risiedono nelle affermazioni rese dalla consigliera comunale di Rossano Patrizia Curia che, in data 19 dicembre 2016, ha manifestato chiare preoccupazioni in relazione alla precarietà dei conti del suddetto Comune, tali da potere determinare addirittura il ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale ovvero il dissesto”. “Sono preoccupato da queste esternazioni e anche dall’intervista rilasciata  alla stampa dall’assessore al bilancio del Comune di Rossano, Nicola Candiano, che ha dichiarato che i conti comunali sono affetti da una condizione di ‘febbre alta’. Un sospetto che ha generato – aggiunge Geraci – una circostanziata interrogazione fatta all’amministrazione rossanese dai consiglieri comunali Tonino Caracciolo e Marinella Grillo, a tutt’oggi priva di riscontro, con la quale i medesimi hanno chiesto una formale risposta sullo stato dei conti comunali, attese le allarmanti voci di prossimità al default”. “Aspetta ancora una risposta dell’amministrazione ‘gemella al mio formale invito (del 30 gennaio 2017) a verificare tempestivamente lo stato dei conti che, stando alla stampa, sono alquanto precari e, in quanto tali, ragionevolmente preoccupanti per il buon esito della procedura di fusione. Di più: Cassano allo Ionio e Villapiana vorrebbero essere coinvolti nella fusione in atto. Una pretesa che condivido – dice ancora Geraci – non fosse altro perché darebbe modo di generare una città da assoluto primato, conosciuta nel mondo, di certo funzionale a produrre un considerevole sviluppo dell’area dell’Alto Jonio, di crescita e di occupazione qualificata. Al riguardo, mi premurerò di sentire a breve le rappresentanze dei portatori di interesse, anche privati, presenti nel mio Comune in appositi appuntamenti di ascolto, all’esito dei quali relazionerò in consiglio comunale allo scopo di integrare la delibera 3 dell’1 febbraio 2016”. “Nel contempo farò richiesta di approvazione di un apposito e consequenziale emendamento integrativo alla delibera consiliare approvata recentemente, su proposta del consigliere Graziano, dal consiglio regionale nella seduta del 27 gennaio 2017, tale da consentire l’estensione della fusione quantomeno al Comune di Cassano allo Ionio. Le dichiarazioni di Candiano – prosegue ancora il sindaco di Corigliano – riguardano un’intervenuta nota della Sezione regionale di controllo della Corte dei conti calabrese, ove vengono sottolineate importanti debolezze del bilancio rossanese, e la quasi ammissione della precarietà dei conti comunali e un saldo di cassa perennemente negativo, tali da non escludere la dichiarazione di dissesto. Un pericolo che, se tradotto in formale accertamento, e consequenziale assunzione di un provvedimento sanzionatorio del giudice contabile, renderebbe impossibile la prosecuzione della intrapresa procedura, certamente non conveniente per i miei concittadini, in favore dei quali la mia amministrazione ha lavorato sin dal 2013 per garantire loro finalmente, dopo tre anni di gestione oculata e parsimoniosa, un bilancio comunale sostenibile”. “Chiedo a Oliverio – si legge infine – formalmente di volere rinviare ogni decisione, di almeno 90 giorni, riferita all’indizione del programmato referendum, allo scopo di verificare quanto necessario alla chiarezza e a formalizzare l’estensione della fusione al Comune di Cassano allo Ionio”.