Centrodestra e M5s contro l’Unar, l’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali. Dopo il servizio mandato in onda dalle Iene secondo cui l’ufficio che opera nell’ambito del Dipartimento per le Pari Opportunità della presidenza del Consiglio dei ministri avrebbe finanziato un’associazione dietro la quale sarebbe occultato il business del sesso a pagamento, le opposizioni insorgono. “Chiediamo che l’Unar, il sedicente ‘Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali’ della Presidenza del Consiglio dei Ministri – chiede Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia – venga chiuso oggi stesso. L’Italia non ha alcun bisogno di un ‘ufficio’ che con una mano finanzia un’associazione gay nei cui circoli si consumerebbero rapporti sessuali a pagamento e con l’altra scrive lettere ai parlamentari per censurare il loro pensiero. Non un euro in più delle tasse degli italiani deve essere buttato per pagare lo stipendio a dei signori, come il direttore dell’Unar Spano, che in evidente conflitto d’interessi assegnano decine di migliaia di euro di soldi pubblici ad associazioni di cui sono soci. Fratelli d’Italia presenterà oggi stesso un’interrogazione urgente al Governo per chiedere la chiusura immediata dell’Unar e le dimissioni del suo direttore Spano”.
Gian Marco Centinaio, capogruppo della Lega in Senato, e il senatore di Forza Italia Lucio Malan annunciano delle interrogazioni parlamentari. “Su questa cosa – afferma l’esponente della Lega – stavamo lavorando anche noi, pare che l’ente che si occupa delle discriminazioni, l’Unar, avrebbe finanziato una serie di associazioni contro la discriminazione. Una di queste associazioni ha delle sedi in cui si fanno i festini, ci sono delle dark room, ci sono anche episodi di prostituzione”. “Non c’era bisogno del servizio delle Iene – sostiene Malan- per sapere che da tempo l’Unar agisce al di fuori della legge, occupandosi soprattutto di questioni LGBT, quando la legge che lo istituisce parla solo di rimozione delle discriminazioni fondate sulla razza o l’origine etnica. L’orientamento sessuale non è una razza o una etnia e pertanto tutte le attività dell’Unar in questo settore sono al di fuori della legge. Grazie alle iene però, oggi sappiamo che cospicui finanziamenti sono stati concessi a una associazione che, a quanto ampiamente documentato dalla trasmissione televisiva, gestisce un locale a scopo di lucro, dove si pratica in grandissima prevalenza sesso, in forma collettiva, a pagamento”.
“E’ necessario un chiarimento del governo rispetto ai fondi pubblici erogati dall’Unar ad associazioni per lo svolgimento di attività tra le quali, come scoperto dalla trasmissione Le Iene, ci sarebbe anche un circolo che offriva il servizio di ‘dark room’ ai suoi iscritti – aggiungono i deputati del M5s in commissione Affari sociali -. Quello che emerge è uno scenario inquietante sul quale il sottosegretario Maria Elena Boschi deve dare immediate spiegazioni, anche al fine di chiarire se siano state compiute le opportune verifiche. Il sottosegretario Boschi, alla quale sono state affidate le deleghe per le Pari Opportunità, dipartimento da cui l’Unar dipende, ha valutato opportunamente i profili e le attività dell’associazione prima di erogare i finanziamenti pubblici? Su tutto questo la collega Fabiana Dadone sta per presentare un’interrogazione parlamentare”.
Politica, Unar
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