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Politica

Rai, Anzaldi (Pd): Cda si riunisca su parole Zavoli su informazione

Rai, Anzaldi (Pd): Cda si riunisca su parole Zavoli su informazione
fonte: ilVelino/AGV NEWS
di com/gat

“Le parole di chi, come Sergio Zavoli, ha fatto la storia della tv ed è uno dei padri dell’informazione italiana meriterebbero un immediato approfondimento da parte della Rai. Il Cda dovrebbe subito convocare una riunione con all’ordine del giorno le riflessioni dell’ex presidente del servizio pubblico e decano dei giornalisti Rai su talk show, telegiornali e tv del ‘dolorismo’. E invece non accadrà nulla come al solito, sebbene il Consiglio sia composto, per la prima volta della storia Rai, quasi esclusivamente proprio da giornalisti”. E’ quanto scrive su facebook il deputato del Partito democratico Michele Anzaldi, segretario della commissione di Vigilanza Rai, in riferimento all’intervista di Sergio Zavoli alla “Stampa”.

“La commissione di Vigilanza – prosegue Anzaldi – dovrebbe pretendere subito parole chiare sul Piano per l’informazione dei vertici Rai, scomparso ormai dai radar dopo l’azzeramento del Piano Gubitosi e il naufragio di Verdelli. Il presidente Fico, alla luce delle riflessioni di Zavoli, dovrebbe andare da lui e portargli le linee guida del piano informazione presentato dalla Rai alla Vigilanza, recuperare cosa rimane in piedi dopo le dimissioni di Verdelli e chiedere all’ex presidente della Rai la disponibilità a dare i suoi preziosi consigli e le sue valutazioni”.

“Zavoli ha richiamato l’attenzione – scrive ancora il deputato dem – su alcuni paradossi della tv italiana e del servizio pubblico. Innanzitutto i talk show, che rischiano di essere solo una rissa per produrre spettacolo, invece che informazione. I telegiornali, il cui numero che nasce dagli anni della lottizzazione meriterebbe una riflessione. La tv del pomeriggio, che spesso trasfigura la realtà in ‘dolorismo’ che alimenta se stesso. Spunti di grande interesse, arrivati da una delle personalità più autorevoli del sistema televisivo italiano. La Rai saprà aprire finalmente una discussione seria sull’informazione, anche in vista del rinnovo della concessione? O continuerà a rinviare, rimandando risparmi e qualità?”.