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Politica, Partito democratico

Pd, si cerca la mediazione. Emiliano: “È Renzi a volere la rottura, può evitarla”

Martina: “Se non evitiamo frattura pericoli per governo”. Oggi il convegno della minoranza su “idee per cambiare Italia, sinistra e Pd” promosso da Rossi, Emiliano e Speranza. La possibile nuova forza di sinistra si attesterebbe al 6,5%
fonte: ilVelino/AGV NEWS
di Redazione

Ultime ore in casa dem per evitare la scissione del partito in vista dell’Assemblea nazionale convocata per domani che dovrà decidere sulle modalità del Congresso. Renzi è al lavoro per evitare una spaccatura che sembra ormai a un passo e, secondo indiscrezioni, avrebbe proposto di far slittare tutto di un mese. I tentativi di mediazione finora non sono infatti serviti e oggi si tiene al Teatro Vittoria di Roma il convegno della minoranza su “idee per cambiare Italia, sinistra e Pd” promosso da Rossi, Emiliano e Speranza. In un’intervista al Messaggero il vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini spiega: “Col cuore vorrei non ci fosse nessuna possibilità (per una scissione, ndr) perché è una follia”, “se sto ad alcune dichiarazioni di queste ore purtroppo mi pare che il rischio sia alto, ma noi siamo impegnati per evitarlo. Non mi rassegno e spero che prevalga il senso di responsabilità di tutti”. Intervistato dalla Stampa, Michele Emiliano, governatore della Regione Puglia, attacca: “Se Renzi non accetta la mia proposta significa che la rottura la vuole lui. Ma non posso credere che lui voglia veramente questo. Io aspetterò fino all’ultimo secondo utile per evitare la scissione”.

Graziano Delrio, intervistato da Repubblica, aggiunge: “Sono per Matteo Renzi un fratello maggiore, e come i fratelli maggiori ho il dovere di dirgli quello che ritengo serva”, e gli ho detto: “Devi togliere ogni alibi per evitare la rottura nel partito e gli ho chiesto di essere flessibile, il più possibile in questa fase, in ballo c’è il futuro dell’Italia e del Pd”. Preoccupazione è stata espressa dal ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina, che a Repubblica dice: “Il Paese ha bisogno del Pd. E noi abbiamo bisogno di un congresso per ritrovarci, non certo per separarci. Di un nuovo inizio, da costruire insieme. A Emiliano, Speranza e Rossi dico: fate in modo di esprimere le vostre idee nel percorso comune, è proprio quello che avevate chiesto”. Per Martina “un congresso può aiutare l’esecutivo, una scissione temo proprio di no, anzi. Sono preoccupato da una frattura, anche da questo punto di vista”.

Intanto un sondaggio pubblicato sul Corriere della Sera a cura di Nando Pagnoncelli-IPSOS spiega che “la possibile nuova forza di sinistra già testata due settimane fa, registra una lieve crescita di consenso passando dal 3,7 per cento al 4,3 per cento sul totale degli elettori (6,5 per cento sui voti validi). Se si aggiungono gli elettori potenziali, cioè quelli che sebbene dubbiosi non escludono di poterla votare (2 per cento, che diventa il 3 per cento dei voti validi), il consenso passa dal 5,6 per cento al 6,3 per cento. All’incirca la metà dell’elettorato potenziale (3,2 per cento) proverrebbe dal Pd mentre gli altri dall’astensione, da altre liste di sinistra e dal M5S”.