“Sul terreno istituzionale possiamo scegliere qualsiasi strada, ma non è accettabile bloccare sul nascere qualunque riforma anche minima e poi dire che è tutta colpa della vittoria del No al referendum”. Lo ha detto il senatore Gaetano Quagliariello (Idea), presidente di Magna Carta, nel corso del dibattito promosso dalla fondazione in tema di riforme e legge elettorale. “Un assaggio di questo atteggiamento – ha proseguito Quagliariello – l’ho scorto nell’intervento di Renzi alla direzione del Pd, quando ha detto ‘volevano fare in sei mesi una nuova riforma, e dopo oltre due mesi non solo non si è incardinata ma non è stato eletto il presidente della Commissione Affari Costituzionali’. Ecco, questo è un tipico caso di corto circuito perché noi da tempo abbiamo formalmente chiesto in Commissione di calendarizzare come primo punto, subito dopo l’elezione del presidente in sostituzione di Anna Finocchiaro, la legge costituzionale in questione, e cioè la riduzione del numero dei parlamentari. Il problema è che la maggioranza a causa delle sue difficoltà interne non mette all’ordine del giorno l’elezione del presidente, e dunque tutto è bloccato. Noi rispettiamo i loro problemi, ma certamente – ha concluso – non è che poi il ritardo può essere addebitato a noi!”.
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Riforme, Quagliariello: Pd blocca commissione e Renzi incolpa noi
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