I militanti reclutati da organizzazioni terroristiche straniere devono essere privati della cittadinanza russa. Lo ha detto il capo della Republica russa di Inguscezia, Yunus-Bek Yevkurov, aggiungendo però che non proporrà di adottare modifiche costituzionali in merito alla questione. “Ci sono leggi russe che vieta l’appartenenza a organizzazioni terroristiche internazionali – ha sottolineato -. In questi casi, penso che potrebbe essere applicata la privazione della cittadinanza”. Il leader di Inguscezia ha sottolineato che se una persona si rendesse conto di non poter essere più in grado di tornare in patria, ci penserebbe due volte prima di partire per unirsi ai terroristi all’estero. Yevkurov ha concluso affermando che non avvierà le modifiche alla costituzione russa, ma ha sottolineato che il cambiamento della situazione nel mondo potrebbe agire come un impulso verso cambiamenti legali.

Militants recruited by foreign terrorist organizations should deprived of Russian citizenship, the head of Russia’s Reoublic of Ingushetia, Yunus-Bek Yevkurov, told Sputnik, adding though that he would not initiate constitutional amendments on the issue. “There are Russian laws, prohibiting membership of international terrorist organizations … In such cases, I think that deprivation of citizenship could be applied,” Yevkurov said. Ingushetia’s leader stressed that if a person realized that he or she may not be able to return to homeland, he or she would think twice before traveling to join terrorists abroad. Yevkurov added that he would not initiate the amendments to the Russian constitution but stressed that changing situation in the world might act as an impetus to legal changes.