“Gli otto milioni di euro annunciati dal ministero delle Politiche agricole a sostegno di un panorama molto vasto come quello della suinicoltura rischiano di essere inutili e di andare a beneficio solo di qualche grande gruppo che si occupa di soccide. Mi chiedo come mai il Ministero abbia previsto un bando cosi’ restrittivo, ma purtroppo e’ uno scenario gia’ visto per il settore dei vitelli a carne bianca”. La critica e’ dell’assessore all’Agricoltura della Lombardia, Gianni Fava, che questa mattina e’ intervenuto al convegno sulla “Suinicoltura italiana tra certezze e incognite”, organizzato da Confagricoltura Brescia alla 89ª Fiera Agricola Zootecnica Italiana di Montichiari.

L’ATTENZIONE E’ AL TERRITORIO – L’attenzione e’ rivolta al territorio, con l’obiettivo di avviare una seria programmazione produttiva della filiera, per la quale, ha ricordato Fava, “ci sono fondi disponibili per i progetti di filiera ai sensi della misura 16 del Psr”. Fava, inoltre, giudica “molto positivo l’ipotesi di Opas di riapertura del macello del Consorzio Virgilio a Bagnolo San Vito, nel mantovano”. Positiva, secondo l’assessore, la nascita la scorsa settimana del Consorzio di garanzia del suino italiano, anche se “e’ una delle strade da percorrere, cominciando a pianificare in una fase congiunturale di mercato migliore rispetto al passato”.