“Due omicidi in due giorni. Numerosissimi i casi di violenza di genere avvenuti ovunque nel territorio nazionale negli ultimi 3 giorni e di cui la stampa ha dato notizia: lesioni gravi, percosse, violenza sessuale, violenza privata, persecuzioni, maltrattamenti, sequestro di persona, stalking. Innumerevoli poi, gli episodi che restano confinati nel silenzio delle mura domestiche”. Lo ha detto il senatore Luciano Uras, del gruppo Misto, a proposito dell’ultimo femminicidio avvenuto all’Argentario, dove una donna è stata strangolata dal marito col filo del telefono. “Di fronte a questa vera e propria mattanza, è necessario adottare strumenti efficaci che intervengano su tutti gli aspetti del fenomeno, da quello culturale-educativo a quello di ordine pubblico e giudiziario. Questa deve essere una priorità dell’azione di Governo non più rinviabile”. “È di fondamentale importanza avviare un’azione sinergica fra le istituzioni interessate e le associazioni che combattono il femminicidio sul territorio. Per questo occorre emancipare i centri antiviolenza dall’ insicurezza economica che vivono a causa di tagli agli stanziamenti ed erogazioni tardive. Bisogna altresì ripartire dall’istruzione e dalla cultura, finanziando progetti apposite nelle scuole, che aiutino a demolire gli stereotipi di genere ed educare fin dalla prima infanzia ai sentimenti e alle relazioni affettive fra pari”.

“Non è più sufficiente lo sdegno, ribadiamo che servono finanziamenti ad hoc per progetti di sostegno alle donne vittime di violenza e ai loro figli, e il potenziamento dei centri antiviolenza su base territoriale. Solo con una normativa organica che affronta tutti gli aspetti del fenomeno si potranno salvare vite. Diversamente- ha concluso Uras – siamo tutti responsabili delle umiliazioni e della solitudine a cui sono costrette quotidianamente moltissime donne”.