Ancora nessuna tracce di Bruno Lacaria, commercialista 52enne, scomparso da Spadola la scorsa settimana. Ad essere interrogato è stato Giuseppe Zangari, che nei giorni scorsi era stato soccorso per essere stato prima minacciato e poi costretto a bere pesticida. L’uomo è stato poi trasportato all’ospedale di Locri, dove le sue condizioni sono migliorate, ma gli inquirenti intendono comunque vedere chiaro sul suo racconto. Zangari è stato infatti interrogato tre volte, nell’arco dell’ultima settimana, dai carabinieri della Compagnia di Serra, che continuano a mantenere lo stretto riserbo sulle dichiarazioni dell’uomo e sugli sviluppi dell’indagine, di cui è titolare il sostituto procuratore Filomena Aliberti. Nonostante le bocche cucite degli inquirenti, però, è evidente il collegamento tra la scomparsa di Lacaria e l’avvelenamento dell’amico Zangari. Quest’ultimo, oltre agli interrogatori in ospedale, era stato già sentito dai carabinieri dopo la scomparsa dell’amico Lacaria, e poco prima dello strano episodio del suo avvelenamento. Le sue parole sono state raccolte in tre verbali che per ora sono top secret.
Calabria
Spadola, scomparsa commercialista: interrogato amico
L’uomo era stato minacciato e costretto a bere pesticida. Riserbo su dichiarazioni
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L’uomo era stato minacciato e costretto a bere pesticida. Riserbo su dichiarazioni