“Penso che un congresso sia necessario perché siamo in una fase complicata per il paese, per la sinistra, per il Pd. Ma non deve essere una semplice conta, bensì l’occasione per aggiornare la carta dei valori del Pd e ripresentare al paese un nuovo progetto culturale, una radicalizzazione culturale”. E’ quanto dichiara il deputato del Pd Angelo Rughetti in merito al partito in vista dell’Assemblea convocata per domenica prossima. “Da qualche settimana con Graziano Delrio e alcuni altri amici – prosegue l’onorevole – abbiamo avviato delle giornate di discussione sul Pd e i suoi valori. Ora certo con il congresso anticipato cambia tutto. Però si può fare il congresso e una conferenza di programma diffusa. Una sorta di campagna di alimentazione culturale. Il congresso del Pd deve aprirsi ai sindacati, alle associazioni culturali, al volontariato alle migliori energie intellettuali del paese. Il Pd potrà avere così strategie e soluzioni con cui intercettare i bisogni del nuovo mondo in cui siamo entrati”. Per quanto riguarda la tempistica, il sottosegretario democratico afferma che “bisogna fare tutto prima delle amministrative, questo è certo: ad aprile, maggio. Però bisogna contemporaneamente entrare nel merito delle questioni. E’ necessaria una discussione profonda. Occuparsi solo dei tempi non va bene, come fa la minoranza che sbaglia l’impostazione. È la minoranza che vuole imporre una forzatura tattica allungando i tempi per indebolire il segretario. Quanti parlano di scissione devono tenere ben presente che sarebbe un danno per il popolo del Pd che viene prima della maggioranza e della minoranza. Tutti ci auguriamo che ci sia la consapevolezza del fatto che il Pd non è di nessuno, uscire dal partito e rompere un progetto politico è una responsabilità che devono assumersi davanti agli elettori. E’ necessario accompagnare il congresso con una conferenza di programma nei circoli, sul territorio. Incontri per tutto il mese di marzo, in cui tra l’altro ciascun candidato può esporre le sue tesi”.