“Taxi e ambulanti: il governo Gentiloni, in perfetta continuità con il governo Renzi e in barba alla crisi, sceglie di bersagliare proprio quelle categorie che fanno più fatica a difendersi perché vivono di solo reddito, invece che di grandi capitali“. Lo dichiara il segretario generale dell’Ugl, Francesco Paolo Capone, commentando i contenuti del decreto legge Milleproroghe. “A nulla – sottolinea Capone – è valsa la lunga battaglia dei tassisti contro la concorrenza sleale di Uber che, blindando il Milleproproghe, il governo ha deciso di favorire. Per gli ambulanti, invece, è stata individuata una soluzione di pura facciata che rinvia solo la questione: attraverso un confuso emendamento, contenente ampi margini di ambiguità e quindi tale da alimentare conflitti e contenziosi sul territorio, non impedisce di fatto che il comparto sia oggetto di una liberalizzazione selvaggia e irresponsabile”. “Da tutto ciò – conclude Capone – si deduce chiaramente che al governo interessano solo le grandi imprese e i grandi capitali, in totale dispregio verso il ceto medio e basso, o ciò che ancora è rimasto di esso, nonostante sia il motore della società e del mercato interno”.
Politica
Milleproroghe, Capone (Ugl): “Governo uccide l’autoimprenditorialità”
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