Did you know we have an international section? Click here to read our news in your english!
X

Accedi

Agroalimentare

Ceta, l’europarlamentare Zullo (M5S). “L’approvazione, un fallimento per tutti”

Ceta, l'europarlamentare Zullo (M5S). “L'approvazione, un fallimento per tutti”
fonte: AGV NEWS/AGRICOLAE
di Agricolae

“Purtroppo era prevedibile e lo immaginavamo: il Ceta è stato approvato”: è con queste parole che l’europarlamentare Cinque Stelle Marco Zullo ha commentato il voto al Parlamento europeo circa il trattato commerciale Ue-Canada.

Il documento sancisce l’abbattimento delle barriere doganali tra i due Paesi transoceanici, stabilendo un corridoio preferenziale per l’interscambio di merci: un business che, nel 2015, ha garantito l’importazione di prodotti dal Canada all’Ue per 28,3 miliardi di euro e l’esportazione dall’Ue al Canada di prodotti per 35,2 miliardi. Grazie al via libera all’accordo, si prevede che queste cifre aumentino del 20 per cento. E le multinazionali ne approfittano: favorendo l’import-export saranno proprio questi colossi i primi a essere avvantaggiati, in quanto potranno rendere ancora più appetibili i loro prodotti soprattutto sul mercato europeo, penalizzando cittadini e piccole imprese.

“Ancora una volta – afferma Zullo – il Parlamento Europeo si è dimostrato favorevole al benestare e al dominio delle multinazionali, svalutando i diritti costituzionali del cittadino. Il Ceta è una sconfitta per tutti, che avrà effetti negativi su salute e ambiente”.

Infatti, è bene ricordare che il Canada è il terzo produttore mondiale di Ogm, e il Ceta faciliterà l’approvazione di una maggiore coltivazione di alimenti Ogm anche in Europa, aumentando le pressioni delle multinazionali sui Governi. Molte regole, inoltre, saranno discusse soltanto ora, alla luce del via libera al Ceta da parte del Parlamento. Come quelle tutt’altro che secondarie sulle regole fitosanitarie, o il capitolo Ogm, astutamente e volutamente lasciato in bianco, o ancora la determinazione degli standard di sicurezza degli alimenti.

Nessun beneficio per la crescita economica (è previsto un aumento del Pil dello 0,01%), svendita dei servizi pubblici e corsa alle privatizzazioni (dagli ospedali alle scuole, passando per l’acqua), bistecche canadesi trattate con ormoni sui piatti europei.

Da queste premesse è chiaro che il Ceta è stato approvato a larga maggioranza (408 a favore, 254 contrari e 33 astenuti) per la pressione delle multinazionali negli Stati membri, tanto che il Governo Renzi ha inviato lo scorso settembre una lettera alla Commissione europea assicurando il sostegno incondizionato a Ttip e Ceta: il primo è naufragato in seguito alla politica protezionistica di Trump, ma il secondo non è tanto meglio (basti pensare che l’80 per cento delle multinazionali americane hanno una filiale in Canada e si possono così inserire nell’accordo).

Non da ultimo, le multinazionali canadesi, grazie al Ceta, potranno partecipare alle gare pubbliche locali. E chi sentenzierà per le cause che dovessero presentarsi? Una corte sovranazionale che agisce al di fuori del sistema giudiziario degli Stati membri e concede poteri enormi alle multinazionali.

“Non possiamo essere d’accordo a questo tipo di trattati – continua Zullo – che istituiscono tribunali superiori a cui le multinazionali possono accedere per far causa ai singoli stati membri qualora vedano i loro interessi economici messi in discussione. Non possiamo essere d’accordo con trattati che istituiscono una cooperazione normativa secondo la quale prima di legiferare bisogna far attenzione che le leggi non siano in contrasto con gli interessi particolari di alcuni soggetti economici. E ancora non possiamo essere d’accordo con trattati che vengono portati avanti in assoluta segretezza, coinvolgendo pochi funzionari e le lobby economiche. Ora questo accordo dovrà essere ratificato dal Parlamento di ciascuno Stato membro – conclude – me nelle sue parti fondamentali entrerà in vigore già da aprile. Noi comunque non ci arrenderemo e continueremo a batterci per i diritti dei cittadini”