“Condividiamo la proposta di Cantone di non lasciare inutilizzati i beni confiscati, cosa che produce una spesa per lo Stato ma il loro utilizzo sociale non può risolversi solo nella loro consegna alle associazioni; bisogna anche venderli per ricavarne risorse da destinare a scopi altrettanto sociali, come favorire il lavoro”. E’quanto si legge in una nota di Ignazio Messina, segretario nazionale dell’idv. “Italia dei Valori ha presentato in materia una proposta di legge che mira, appunto, a sveltire e controllare le procedure di riutilizzo sociale di troppi beni che ricadono in capo all’ANBSC, i cui capisaldi sono: istituzione di un albo con valore legale di conoscenza, pochi mesi per verificare la loro destinabilità a fini pubblici di comuni e regioni o di associazioni (purchè abbiano il medesimo scopo sociale), vendita a prezzi validati dall’Agenzia del territorio una volta trascorso il breve periodo di verifica, allocazione del ricavato in un fondo per favorire il lavoro. Purtroppo – conclude Messina- quella proposta non è stata presa in considerazione da una politica in tutt’altre faccende affaccendata. Speriamo ora che lo stimolo proveniente da Cantone dia la sveglia giusta nel tempo residuo della legislazione.