Un nuovo accordo sul ritiro delle armi vietate dalla linea di contatto tra le parti in conflitto nella parte orientale dell’Ucraina può essere attuato solo se l’Occidente fa pressioni sulle autorità di Kiev affinché onorino l’accordo: lo ha detto il capo dell’autoproclamata Repubblica Popolare di Donetsk (DPR), Alexander Zakharchenko. Il rappresentante speciale del Presidente dell’OSCE per il gruppo di contatto trilaterale sull’Ucraina, Martin Sajdik, aveva detto in precedenza che parti in conflitto nel Donbas avevano raggiunto un accordo sul ritiro delle armi vietate dalla linea di contatto entro il 20 febbraio. “Questo accordo – ha detto Zakharchenko – è più rilevante per Kiev … l’accordo sul ritiro delle armi pesanti entro il 20 febbraio può essere attuato solo se l’Occidente – la Germania, la Francia e gli Stati Uniti – fanno davvero pressione sul [presidente ucraino Petro] Poroshenko”.
A new agreement on the withdrawal of banned weaponry from the contact line between conflicting sides in eastern Ukraine may be implemented only if the West pressures Kiev authorities to honor the deal, head of self-proclaimed Donetsk People’s Republic (DPR) Alexander Zakharchenko told Sputnik on Wednesday. Special Representative of the OSCE Chairperson-in-Office to the Trilateral Contact Group on Ukraine, Martin Sajdik, said earlier on Wednesday that conflicting parties in Donbas reached an agreement on withdrawing the banned weapons from the contact line by February 20. “This deal is more relevant for Kiev…The agreement on the pullout of heavy weaponry by February 20 may be implemented only if the West – Germany, France and the United States – really apply pressure on [Ukrainian President Petro] Poroshenko,” Zakharchenko said.
Esteri
Ucraina, DPR: Occidente faccia pressione su Kiev per rispetto accordi
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