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Politica, Terrorismo

Terrorismo, Minniti: Isis sulla difensiva, ha perso terreno e capacità di finanziamento

“Aumenta il tasso di spontaneità e di imprevedibilità degli atti terroristici, perciò abbiamo rivisitato il modello di sicurezza. Più intelligence e più controllo del territorio”
fonte: ilVelino/AGV NEWS
di Francesco Cosentino

“Lo Stato Islamico è sulla difensiva, ha perso terreno in Siria e Iraq e capacità di finanziamento. Tuttavia appare evidente che nel momento in cui si fa più forte la pressione militare, è lecito pensare che a questa pressione sul terreno possa esserci una reazione”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Marco Minniti, nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulla gestione del fenomeno migratorio nell’area Schengen, con particolare riferimento alle politiche dei Paesi aderenti relative al controllo delle frontiere esterne e dei confini interni. Il ministro sottolinea che “aumenta il tasso di spontaneità e di imprevedibilità degli atti terroristici. Tutto questo abbatte i tempi di reazione. Perciò abbiamo rivisitato il modello di sicurezza. Più intelligence e più controllo del territorio. Tutto questo si è fatto, come si è visto già nelle feste natalizie”.

“La terza fase di Euformed, cioè l’intervento nelle acque territoriali libiche si può fare soltanto a due condizioni: che ci sia l’autorizzazione da parte della autorità libiche, cosa che al momento non c’è e non mi sembra ci possa essere, ovvero una risoluzione del Consiglio di sicurezza delle nazioni unite, cosa che anche qui non mi sembra alle viste”, ha aggiunto Minniti rispondendo a una domanda della presidente Laura Ravetto (FI). “Nel momento in cui le autorità libiche dicono ‘no’ all’ingresso nelle loro acque territoriali”, ha aggiunto Minniti, è importante “mettere nelle condizioni la Coast Guard di fare l’intervento e quindi, da questo punto di vista, la cooperazione, la fornitura di materiale, mezzi, motovedette, tutte cose che si stanno già realizzando. Lunedì scorso – ha annunciato – si è fatta una riunione della Sala operativa congiunta italo-libica che ha esaminato il trattato e ha lavorato molto su questi elementi. Abbiamo completato la formazione di un primo nucleo di equipaggi libici per quanto riguarda la Coast Guard e lo si è fatto a bordo della nave militare italiana San Giorgio, adesso gli equipaggi sono pronti. A questo punto – ha concluso Minniti – si possono ricominciare restituire le motovedette alle autorità libiche in maniera tale che la Coast Guard in grado di operare nelle acque territoriali libiche”.