“Una scoperta nuova per il pubblico e i consumatori: nessuno assocerebbe l’olio all’Oltrepo’ pavese, ma in realta’ ha radici lontane. A Oliva Gessi si faceva olio nel 1500, la vocazione c’e’ sempre stata. Oggi ci sono imprese intelligenti, come questa a Mornico Losana, che diversificano e vogliono scoprire vocazioni nuove”. Lo ha spiegato l’assessore all’Agricoltura di Regione Lombardia Gianni Fava, che oggi ha visitato l’azienda agricola ‘Il Feudo Nico’ a Mornico Losana, in provincia di Pavia. Accanto all’attivita’ tradizionale dedicata al vino, Edoardo Madama e il figlio Massimo, agricoltori e viticoltori, hanno avviato la produzione di olio d’oliva.
AGRICOLTORI DA SETTE GENERAZIONI – “Gli ultimi olivi li troviamo anche nel comune di Santa Giuletta, dove si coltivavano anche i capperi – ha spiegato Massimo Madama, settima generazione di produttori di vino dal 1825 -; abbiamo iniziato a informarci sulle condizioni necessarie per coltivare le olive: per prosperare hanno bisogno di fondi senza ristagno idrico e esposizioni dove la temperatura non scenda a -8 per piu’ di 3 giorni. Abbiamo deciso di piantare tre tipi: leccino, pendolino e casaliva, la regina del lago di Garda. Per ora abbiamo scartato altre cultivar, giocando il jolly sulla casaliva per dare carattere all’olio”.
RADDOPPIARE GLI ULIVI, FRANTOIARE IN PROPRIO – Centocinquantotto piante, la prima produzione e’ del 2016, dopo quattro anni di acclimatamento un primo ‘risultato’ di 60 litri. “Nel 2016 – ha continuato Massimo Madama – abbiamo prodotto circa un quintale di olio, su 550 chili di oliva. Una resa del 20 %, molto alta rispetto al 12, 13% di resa media”. “Quest’anno continueremo nella produzione. L’idea e’ raddoppiare il numero di piante, per proporre tre tipi di olii diversi: uno tipico e due di gusto e taglio internazionale”. Obiettivi? “La raccolta la mattina e il pomeriggio frantoiare in proprio – ha aggiunto Edoardo Madama – e far vedere a turisti e appassionati come si produce l’olio”.
UNA BELLA INTUIZIONE – “La monocoltura ha impoverito il territorio – ha osservato Fava -, che ha bisogno di continuare a fare cio’ che sa far bene, il vino, e insieme a questo anche il resto, cercando di coltivare al massimo gli spazi disponibili nella logica per cui il consumatore puo’ scegliere. Una bella intuizione, quella dell’olio, mi auguro che dal punto di vista climatico questa attivita’ non abbia problemi. I dati ci dicono che la produzione di olio si sta sempre piu’ spingendo a nord, noi come Lombardia rappresentiamo il punto piu’ a nord del mondo dove si produce olio; qui siamo nel punto piu’ a sud della regione piu’ a nord dei produttori di olio”.
MESSA A SISTEMA DELLA PRODUZIONE – “Credo che questa produzione possa essere messa a sistema – ha detto l’assessore lombardo – anche se confido nel fatto che si capisca che l’elemento dimensionale aziendale oggi non sia l’unico da tenere in considerazione. Inseguire le grandi dimensioni aziendali e’ sbagliato. Oggi i mercati si sono ristretti, se avranno voglia e volonta’ di ragionare nella logica di filiera corta e quindi di vendita diretta ci sara’ un risultato. Diversamente a livello industriale non possiamo essere competitivi con regioni e paesi che hanno tradizioni diverse dalla nostra”.
Agroalimentare
Lombardia, Oltrepo, Fava riscopre olio di oliva a Mornico Losana
Lombardia, Oltrepo, Fava riscopre olio di oliva a Mornico Losana
Agroalimentare
Lombardia, Oltrepo, Fava riscopre olio di oliva a Mornico Losana
Lombardia, Oltrepo, Fava riscopre olio di oliva a Mornico Losana