“Nell’ambito del percorso diretto alla necessaria omogeneizzazione dei sistemi elettorali delle due Camere, è di primaria importanza predisporre anche efficaci strumenti finalizzati al conseguimento del riequilibrio fra donne e uomini nell’accesso alla carica politica di parlamentare. In questo favorendo la selezione della migliore qualità etica e culturale della rappresentanza. Si ritiene questa una condizione imprescindibile, che non possa in alcun modo essere soverchiata da altri interessi o sottovalutata attraverso l’introduzione di meccanismi inefficaci”. Così in una nota congiunta la senatrice Alessandra Bencini e i senatori Dario Stefàno, Lorenzo Battista, Francesco Molinari, Luis Alberto Orellana, Maurizio Romani e Luciano Uras.

“Sarebbe inaccettabile infatti – continuano – giungere ad approvare una nuova legge elettorale che non preveda regole cogenti atte a promuovere la presenza femminile nelle istituzioni, mancando così, ancora una volta, di dare piena attuazione ai principi di eguaglianza di genere e rappresentatività di cui agli artt. 3 e 51 della Costituzione. Considerata la necessità improcrastinabile di perseguire l’effettiva presenza paritaria delle donne nella vita pubblica e nelle cariche rappresentative in particolare, il Parlamento tutto è chiamato alla responsabilità di dare nuova coerenza al sistema elettorale attraverso la previsione degli adeguati strumenti quali la doppia preferenza di genere, l’alternanza di genere nei capilista e l’alternanza di genere in lista”.