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Economia, Il report dell'Ocse

Gurria (Ocse): Italia ha fatto riforme importanti, nel 2017 Pil +1%

Le riforme iniziano a dare buoni risultati, l'economia si sta gradualmente riprendendo ma rimangono ancora problemi da affrontare. L’evasione fiscale, in particolare, è il tallone d'Achille del sistema fiscale. Intervenire su disoccupazione e banche
fonte: ilVelino/AGV NEWS
di Francesco Cosentino

“Viviamo in tempi sempre più incerti. Oggi, l’economia globale si è impantanata intorno al 3 per cento e il commercio e la crescita degli investimenti è lenta. Stiamo anche assistendo a un aumento globale delle disuguaglianze e a una reazione contro la globalizzazione. Nonostante questo contesto globale difficile, l’Italia ha fatto riforme importanti. Prevediamo che l’economia italiana crescerà ad un tasso dell’1 per cento per il 2017 e il 2018”. Lo ha sottolineato il segretario generale dell’Ocse, Angel Gurria, alla presentazione del Rapporto “Economic Survey of Italy 2017”, alla presenza fra gli altri di Pier Carlo Padoan, ministro dell’Economia e delle Finanze. “Le riforme hanno contribuito a creare 3,2 milioni di nuovi contratti a tempo indeterminato e ad aumentare l’occupazione totale del 2 per cento dall’inizio del 2015. Anche le finanze pubbliche italiane sono migliorate, con il deficit giù al 2,4 per cento del Pil nel 2016. Questo progresso è stato sostenuto da nuove riforme (come il Jobs Act e i tagli dei contributi sociali per i nuovi contratti a tempo indeterminato), ma anche dall’attuazione delle riforme approvate dai precedenti governi”.

Nonostante questi risultati, avverte però il segretario dell’Ocse, “il recupero in Italia rimane debole a causa dei bassi investimenti. La crescita dell’occupazione è rallentata e la disoccupazione rimane elevata, in particolare tra i giovani (il 40 per cento dei giovani in Italia resta senza lavoro, un dato molto più alto rispetto alla media Ocse del 13 per cento); il settore bancario soffre di profitti deboli e lo stock di sofferenze rimane grande. Il processo di riforma deve continuare. L’Italia deve concentrarsi sulle sue quattro sfide principali: aumentare la produttività e la crescita degli investimenti; far tornare in salute il settore bancario; sostenere la crescita di posti di lavoro e ridurre la povertà. In breve, l’Italia ha bisogno di proseguire gli sforzi per promuovere una crescita che sia inclusiva, e che porti a un impatto tangibile sul benessere di tutti gli italiani”.

Tra le diverse criticità che affliggono il nostro paese, Gurria sottolinea che “molte aziende rimangono a conduzione familiare e lottano per integrarsi in catene globali”, “il sistema giudiziario è lento” e “le sfide che attendono il settore bancario in Italia hanno contribuito a un significativo calo degli investimenti e alla sua debole ripresa”. Guardando al futuro, l’indagine dell’Ocse suggerisce che l’Italia deve concentrarsi “sulla riforma della pubblica amministrazione, per sostenere il dinamismo delle imprese oltre a rendere la vita di tutti i giorni più facile. Il piano industriale è ambizioso e deve essere attuato per promuovere l’innovazione. Tutti questi sforzi di riforma devono andare di pari passo con la prosecuzione delle politiche di bilancio prudenti. Il debito pubblico si è stabilizzato ma resta alto. La riduzione è ancora una priorità per le finanze pubbliche italiane, che restano vulnerabili a un aumento dei tassi di interesse”. Inoltre il governo “deve continuare a combattere l’evasione fiscale, che è il tallone d’Achille del sistema fiscale in Italia”.