“Da parte mia c’è piena disponibilità a un confronto sereno e pacifico. Credo che la posizione che ho espresso non sia solo mia, ma condivisa da tanti che si occupano di questo fenomeno. Il mio non voleva essere un attacco a Baretta. Non è nel mio stile”. Lo dice al VELINO la consigliera Pd della Toscana Serena Spinelli, presidente dell’Osservatorio regionale sul fenomeno della dipendenza da gioco. Dopo la fumata nera sull’accordo fra Stato ed Enti locali sulla riforma del gioco lecito Spinelli aveva evidenziato come il testo del Governo fosse uno “schiaffo” alla battaglia e agli interventi realizzati da Enti locali, Regioni e Comuni, insieme a tante organizzazioni di volontariato. “Se il sottosegretario troverà il tempo ben venga un incontro, magari cambierò io idea oppure la cambierà lui. Anche se è ovvio che le decisioni in Conferenza delle Regioni non le prendo io”. “L’ipocrisia – continua – non è tanto sulla proposta, ma su come pensiamo al gioco. Gli enti locali hanno un ruolo fondamentale nella gestione del fenomeno. Se non possono decidere sulle distanze e su dove si collocano le sale si nega ai sindaci la possibilità di controllare il proprio territorio. Tutti pensiamo che ci sia bisogno di una normativa nazionale – prosegue -. Ma tanti amministratori locali, associazioni, e operatori che lavorano a volte tra mille difficoltà come la carenza di personale sono preoccupati”.
“Penso che il presidente della Puglia Emiliano – continua Spinelli – abbia fatto bene a chiedere un surplus d’indagine. Mi sembra un atteggiamento giusto da parte di chi ha a cuore la salute dei cittadini”. Nessun confronto sul tema invece c’è stato per ora con il governatore della Toscana Enrico Rossi. “Al presidente ho solo inviato lo scorso 26 gennaio il parere positivo dell’Osservatorio sul piano di contrasto del gioco d’azzardo messo in campo dalla giunta”. Proprio Rossi ieri in un post su Facebook aveva scritto “L’Italia: un paese a bassa crescita con pochi ricercatori, tanti disoccupati e molti giocatori d’azzardo”. “Posso solo condividerlo, vista la spesa nel nostro paese. Tanto più che giocano soprattutto le fasce di popolazione maggiormente in difficoltà. Di fronte alla crisi si sta cercando una “svolta” nel gioco. Un elemento che fa pensare e che preoccupa”. E su cui incide, per la consigliera, anche “il bombardamento mediatico” di una pubblicità “molto attrattiva” “su come si possa cambiare la propria vita”.
Bene dunque l’iniziativa degli studenti di un liceo di Prato che hanno scritto a Totti per chiedere di non prestare la propria immagine al gioco del Lotto. “Non solo Totti è un grande campione, ma è anche leale alla propria squadra, è simpatico. Insomma è un vincente. La sua vita brillante può spingere chi non parte dalla stessa situazione a essere ispirato a giocare. E questo è un messaggio negativo”. Tornando alla bozza d’intesa all’esame della Conferenza Unificata Spinelli chiosa: “Bene la riduzione dell’offerta, ma resta qualche perplessità. Come si attua ad esempio il controllo remoto su chi gioca? Sulle verifiche più stringenti, l’uso della carta d’identità e quello della tessera sanitaria mi auguro si vada avanti. Il gioco d’azzardo patologico – come confermano numerosi studi – è a tutti gli effetti una dipendenza”.
Giochi e Scommesse, Giochi
Giochi, Spinelli (Osservatorio ludopatia Toscana): Ben venga incontro con Baretta, il mio non era attacco
La consigliera regionale Pd al VELINO: Giusto che Emiliano abbia chiesto surplus d'indagine. Restano perplessità: Come si attua controllo remoto? Stop a bombardamento mediatico di una pubblicità che promette "svolta" di vita
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