“Il CETA non è un trattato di libero scambio. È una riforma istituzionale occulta, concepita in stanze segrete da tecnocrati non eletti e camuffata da trattato internazionale. Da tre anni il Movimento 5 Stelle prova a mettervi in guardia, ma non è servito a nulla”, così Tiziana Beghin si è rivolta al commissario Cecilia Malmström durante il dibattito al Parlamento europeo sulll’accordo economico e commerciale globale UE-Canada (CETA). “Dopo il voto di oggi il CETA entrerà nella vita dei nostri cittadini. Gli europei se lo troveranno a tavola. Una colossale fregatura, visto che in Canada l’81% del mais e l’80% del grano sono OGM, mentre la carne contiene ractopamina e altre sostanze attualmente vietate in Europa, ma che in futuro sarà facilissimo rendere legali grazie al CETA. E se ufficialmente il CETA promette di non far entrare gli OGM, in realtà passeranno tutti dalla porta sul retro, perché il trattato incorpora lo stesso grimaldello già usato con successo dalle corporation americane per attaccare il blocco europeo alla carne con gli ormoni”, ha proseguito Tiziana Beghin, eurodeputata del Movimento 5 Stelle e titolare nella commissione per il commercio internazionale.
“Soprattutto il CETA è un assegno in bianco: il CETA crea un organismo tecnocratico e non eletto, che potrà interpretare a piacimento i protocolli del trattato. E non si tratta di poche pagine, ma del 75% delle 1.500 pagine che lo compongono, alcune delle quali sono state lasciate volutamente in bianco. Tutto questo senza nessun, ripeto nessun, controllo democratico!”, ha aggiunto l’eurodeputata. “Per questo colleghi, ve lo dico un’altra volta, il CETA non è un trattato, non è un accordo… è un colpo di Stato silenzioso, è una riforma istituzionale travestita da trattato e noi dobbiamo fermarlo”, ha concluso Tiziana Beghin.