“La storia di Salvatore Crisafulli, raccontata nel film ‘La voce negli occhi’, presentato oggi alla Camera è il più bell’esempio che anche in una condizione di grave disabilità c’è tanta dignità. Salvatore Crisafulli, affetto dalla sindrome di Locked-in, attraverso la comunicazione visiva ed i movimenti con il capo si è fatto testimone di battaglie a favore delle cure alternative, all’assistenza domiciliare e alla dignità dei disabili.Il risveglio dallo stato vegetativo di Salvatore è, anche e soprattutto, un’occasione per riflettere su una condizione clinica sulla quale sono ancora tanti i dubbi della medicina e che dovrebbe far abbandonare presunzioni di certezza. Una testimonianza di vita che impone di rivedere i criteri di giudizio sulla qualità della vita o tra vite degne e vite indegne di essere vissute. Un film che è anche un appello alla cautela per chi oggi sta lavorando alla legge sulle Dichiarazione anticipate di trattamento”. E’ quanto dichiara il capogruppo di Area popolare in commissione Affari Sociali alla Camera, Raffaele Calabrò, tra i promotori del Comitato Scientifico-organizzativo per la promozione del film.
Politica
Biotestamento, Calabrò (AP): Storia Crisafulli impone riflessione
Biotestamento, Calabrò (AP): Storia Crisafulli impone riflessione
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Biotestamento, Calabrò (AP): Storia Crisafulli impone riflessione
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