“Nel Pd esistono ormai due visioni dell’Italia, dell’economia e della società che sono incompatibili tra loro. A questo punto sarebbe meglio se questi due campi, che ormai hanno una matrice culturale e una visione delle cose profondamente diverse, decidessero di organizzare percorsi distinti. Ciò consentirebbe di focalizzare meglio il confronto sulle questioni vere che attanagliano il Paese”. E’ quanto ha dichiarato Alfredo D’Attorre, deputato di Sinistra Italiana, intervenendo a Tgcom24. “Renzi ormai fa esplicito riferimento a Macron e all’idea di un centro di ispirazione liberal-liberista, che punta a recuperare l’elettorato moderato oltre la distinzione tra destra e sinistra. E’ evidente che c’è una larghissima fetta del mondo della sinistra che in questo progetto non si riconosce, né si riconoscerà mai, anche nel caso in cui Renzi dovesse vincere il congresso”, ha aggiunto D’Attorre.

“Renzi – ha aggiunto – ha ormai perso la connessione con larga parte di questo elettorato, è da questo dato che occorre partire. Bisogna alzare lo sguardo dagli aspetti contingenti dello scontro e cogliere le ragioni di fondo per le quali il Pd ha ormai smarrito il suo tessuto connettivo. Peraltro, con un sistema elettorale di impianto proporzionale organizzare due campi distinti consentirebbe di parlare a una platea più vasta di elettori”, ha concluso il deputato di Sinistra Italiana.