“La stima dell’Istat sulla crescita italiana nel 2016, se conferma il differenziale negativo che ci separa dalle maggiori economie europee e industrializzate, fa ben sperare circa la possibilità di un buon andamento nel 2017. Ciò richiede tuttavia politiche di accompagnamento e non elezioni nell’anno in corso. Investimenti pubblici e produttività del lavoro sono i due nodi principali oltre ad una riduzione della pressione fiscale che può essere consentita solo dalla riduzione della spesa. Lo stesso aggiustamento dei conti pubblici sollecitato dalla Commissione aiuta la crescita se non aumenta la pressione fiscale sulle imprese e consente di contenere il servizio del debito pubblico”. Lo scrive Maurizio Sacconi, presidente della Commissione lavoro del Senato, nel blog dell’Associazione amici di Marco Biagi.