“Nel corso del 2016 si è presentato un quadro sconsolante delle gestioni pubbliche in Campania, ampiamente permeate da inefficienze, disservizi, sprechi, cattiva organizzazione e corruzione”. Sono queste le prime righe della nota del presidente della Corte dei Conti della Campania, Michael Sciascia, che sarà presentata integralmente in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario 2017, della sezione giurisdizionale per la Regione Campania della Corte dei Conti, venerdì 17 alle ore 10.30 nella Sala Italia di Castel dell’Ovo. “Gli organi istituzionalmente competenti – si evidenzia – devono mantenere un atteggiamento a ‘tolleranza zero’ nei confronti di prassi e comportamenti “deviati”, anche i più insignificanti, che spesso inavvertitamente sono l’humus ed il prodromo di gravi fenomeni di ‘mala gestio’. “Altro tema ‘caldo’, riguarda la vigilanza costante sulla corruzione: “Dal rapporto sull’efficienza della pubblica amministrazione in Europa – ha sottolineato Sciascia – , reso pubblico a fine 2016 dalla C.G.I.A., risulta che la Campania si collocherebbe all’ultimo posto tra le regioni italiane ed europee, seguita solo da alcune turche e bulgare. Occorre individuare e sradicare il fenomeno diffuso a livello nazionale della corruzione, stimata in Italia nell’iperbolica somma di 60 miliardi di euro”. Per quanto riguarda poi il ‘costo delle istituzioni: “Occorre procedere con decisione ad un saggio taglio a benefit, di eliminazione di ingiustificate ed ingiustificabili prebende, collegate alle funzioni amministrative, e di spese per nulla produttive né utili (come spesso avviene con aziende regionali e società partecipate, nonché con consulenze ed assunzioni di comodo), avvertite come dannose dalla cittadinanza, nonché ad una oculata gestione dei fondi rimessi ai gruppi consiliari regionali e comunali per l’esercizio delle loro funzioni istituzionali”. “L’auspicio – ha chiarito – è che si dia intanto il buon esempio con una significativa riduzione dei così detti costi delle istituzioni, spostando i mezzi finanziari così recuperati per spese di investimento ed il rilancio dell’occupazione, specie giovanile”.
SANITA’.La Regione Campania deve completare il risanamento della spesa sanitaria, che va ricondotta a livelli di compatibilità, portando a termine il piano di rientro finanziario e uscendo dall’attuale commissariamento straordinario”. Finisce anche la sanità campana, sotto la lente d’ingrandimento della Corte dei conti della Campania. Nella lunga relazione, a firma del presidente Michael Sciascia, in vista dell’inaugurazione dell’anno giudiziario che si terrà venerdì, viene lanciato un monito a tutte le istituzioni del territorio. “Il sistema della mobilità regionale – ha scritto Sciascia – deve essere ottimizzato e riorganizzato”. Il disservizio del trasporto pubblico infatti “grava sui cittadini in termini di disagio e di spesa, nonché tutti gli altri aspetti dell’amministrazione regionale e territoriale, ad iniziare dalle Aziende speciali e dalle Società partecipate. Molti dubbi da verificare insorgono sulla limpidezza dei metodi di gestione di Aziende speciali, sempre nel settore della mobilità, per irregolarità in nomine, assunzioni, affidamenti di consulenze, che saranno presto chiariti. Verifiche del genere sono invero auspicabili anche nelle analoghe Aziende comunali, che presentano non minori problemi finanziari”. per Sciascia, massima attenzione va riservata anche alla gestione degli usi civici, con diritto di affrancazione di spettanza regionale, alla gestione delle discariche, del ciclo dei rifiuti ed in genere alla tutela del territorio. “E’ il caso di ricordare il gravissimo problema della così detta ‘terra dei fuochi’ – ha evidenziato il presidente della Corte dei Conti – , in ordine al quale saranno individuate le singole responsabilità giuridiche, anche a fini risarcitori e ripristinatori dell’ambiente, bene collettivo fondamentale”.
Campania, Politica
Campania, Corte Conti: “Quadro sconsolante gestione pubblica tra inefficienze, disservizi, sprechi e corruzione”
Sciascia: "Si pensi a ridurre i costi delle istituzioni per il rilancio dell’occupazione giovanile"
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