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A Sanremo artisti Soundreef pronti a riscuotere i diritti d’autore

D'Atri: Invitiamo Siae a un confronto pubblico
fonte: ilVelino/AGV NEWS
di com/onp

Diritti d’autore già rendicontati a pochi giorni dal concerto e già pronti per essere pagati il primo aprile con rilevamenti entro 48 ore dalla messa in onda del brano musicale sui canali radio e tv. La rivoluzione nella gestione dei diritti d’autore targata Soundreef viene illustrata a Sanremo dall’amministratore delegato Davide D’Atri che ha mostrato ai giornalisti gli account di Gigi D’Alessio e Fedez ma anche di altri artisti meno noti. Gli account riportano già il resoconto del Concerto di Capodanno di Gigi D’Alessio piuttosto che i passaggi RAI o di altri broadcaster tv e radio di diverse canzoni di Fedez con le rispettive suddivisioni delle royalties nel caso di più autori per una stessa canzone. “Se consideriamo – ha spiegato Davide D’Atri – che prima un artista doveva aspettare almeno 12 mesi per vedere il resoconto dei propri concerti e dei propri passaggi radio, tv e web, ciò che stiamo facendo è davvero rivoluzionario. Grazie alla nostra infrastruttura tecnologica, autori ed editori possono ricevere i pagamenti relativi ai propri diritti d’autore in massimo 90 giorni dall’evento e rilevare i passaggi radio e tv in tempo reale. Ora anche i giovani artisti, che prima erano penalizzati da una suddivisione dei guadagni su base forfettaria, iniziano a raccogliere in modo 100% analitico i frutti del proprio lavoro. Ciò che viene suonato, viene sempre pagato. A tutti.”

Quest’anno per la prima volta sul palco dell’Ariston sono 5 gli artisti in gara non più iscritti alla Siae ma a Soundreef per la gestione dei loro diritti d’autore. Fra i big, Gigi D’Alessio che ha aperto la strada nei mesi scorsi, il cantautore Nesli, il maestro Adriano Pennino che dirige l’orchestra per l’esibizione di Gigi D’Alessio oltre a Tommaso Pini in gara tra i Giovani. E sulla sponda di Soundreef è approdato anche uno dei compositori più importanti degli ultimi decenni che quest’anno ha scritto il brano di Al Bano per Sanremo: il maestro Maurizio Fabrizio. Ha scritto canzoni per artisti come Mia Martini, Patty Pravo, Mina, Ornella Vanoni, Mietta, Al Bano, Riccardo Fogli, Eros Ramazzotti, Antonello Venditti, Renato Zero, Angelo Branduardi, e Miguel Bosé. Fabrizio è il quinto autore più presente al Festival di Sanremo con 33 canzoni, tra cui due primi posti. “Apprendiamo che SIAE ha dedicato del tempo alla “questione Soundreef” – continua D’Atri – noi oggi siamo qui per illustrare con trasparenza il funzionamento del nostro sistema attraverso esempi concreti. Cogliamo anche l’occasione per invitare SIAE a un incontro pubblico dove poterci confrontare sul tema del diritto d’autore.” Soundreef, società autorizzata lo scorso marzo dalle autorità inglesi a operare sul mercato europeo dei diritti d’autore in ambito musicale, è già stata scelta da oltre 8.000 autori italiani e 100.000 utilizzatori.

CHI È SOUNDREEF – Soundreef, grazie all’utilizzo di sistemi digitali, rendiconta l’utilizzo delle opere musicali entro 7 giorni dal concerto e paga le royalty entro 90 giorni, sia per il nazionale che per l’internazionale. La rendicontazione è analitica al 100%. Ciò che viene suonato viene pagato e gli utenti attraverso l’account online possono verificare in tempo reale come e quanto hanno guadagnato. Una notevole differenza rispetto al sistema finora utilizzato che paga gli autori fino a 12/24 mesi dopo il momento in cui le royalty vengono maturate e con sistemi di ripartizione spesso forfettari. Soundreef è un Ente di Gestione Indipendente (Independent Management Entity – IME – secondo la Direttiva EU 2014/26/EU), che offre servizi alternativi a quelli delle tradizionali società di gestione collettiva dei diritti d’autore come SGAE, GEMA, SIAE e SACEM. Soundreef amministra e raccoglie compensi su oltre 150.000 brani per conto di oltre 9.000 autori, editori, etichette discografiche e artisti in Italia e più di 20.000 nel mondo.

LA DIRETTIVA BARNIER – Com’è avvenuto per tanti servizi nell’Unione Europea, la cosiddetta direttiva Barnier (n. 26 del 2014) sancisce la liberalizzazione del mercato per la raccolta dei diritti d’autore. La direttiva sarebbe dovuta essere recepita lo scorso aprile ma lo schema del decreto legislativo è ancora all’esame delle competenti commissioni di Camera e Senato. L’Italia è l’unico Paese nel quale persiste di fatto un monopolio in questo settore. Lo scorso giugno, il nostro Paese è stato messo in mora dalla Commissione Europea per il mancato recepimento della direttiva Barnier. Anche l’Autorità per la Concorrenza e il Mercato (AGCM) è intervenuta sul tema, con osservazioni favorevoli a una liberalizzazione del sistema di raccolta dei diritti d’autore. L’iter legislativo è ancora in corso Davide d’Atri, amministratore delegato di Soundreef, è stato sentito nei giorni scorsi davanti alla Commissione Cultura della Camera dei Deputati proprio in merito allo schema di decreto per l’attuazione. D’Atri ha chiesto l’urgenza di regole certe che regolamentino il rapporto tra SIAE e gli operatori privati per aprire effettivamente il mercato.