Nel corso della conferenza dell’alleanza delle cooperative ha preso parola il presidente Maurizio Gardini. Stiamo facendo un percorso unico e incredibile. Si parla sempre di unità, sindacale, del mondo agricolo, ecc; sei anni fa è iniziato un processo, e da due anni lo abbiamo ulteriormente velocizzato. Non vogliamo essere sommatoria di tre cooperative, ma una sommatoria di esperienze e di storia. Vogliamo inoltre dare significato all’articolo 45 della costituzione e farci carico dei problemi della comunità e del paese, oltre a dare speranza imprenditoriale per quelle realtà territoriali più lontane e isolate.
Siamo cooperative che non delocalizzano, ha aggiunto Gardini, restiamo qui a costruire perché siamo convinti che l’Italia abbia bisogno di avere modelli diversi. Il paese ha bisogno di cooperazione, per questo nasce l’alleanza. L’obbiettivo nei prossimi mesi è dare un senso di appartenenza al progetto, nel 2017 chiameremo i territori per far crescere l’Alleanza e amalgamare gli interventi.
Non abbiamo ancora incontrato il nuovo premier, ha concluso Gardini, ma speriamo di farlo presto. Cerchiamo un contatto diretto e speriamo in un dialogo e confronto perché siamo portatori di idee e di valori.