Il Nucleo operativo della Compagnia di Vibo Valentia, insieme al personale delle Stazioni di Tropea e Serra San Bruno e dalle unità cinofile in forza al Gruppo operativo Calabria, ha eseguito otto ordinanze di misure cautelari personali in regime di arresti domiciliari, emesse dal gip presso il Tribunale di Vibo Valentia, nei confronti di altrettanti soggetti residenti in Vibo Valentia e provincia, ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di cui detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Si tratta di: Giuseppe Mazzone, classe’ 68 di San Calogero; Antonio Ventrice, classe ’87 di Pernocari di Rombiolo; Francesco Costa, classe ’84 di Nicotera; Ezio Mercuri, classe ’64 di Nicotera; Giuseppe Fortuna, classe ‘84 di Vibo Valentia; Mariuccia Franza classe ’57 di Vibo Valentia; Francesco Umberto Ionadi, classe ’84 di Vibo Valentia; Giuseppe Ionadi classe ’86 di Vibo Valentia, tutti pregiudicati. Le indagini hanno consentito di svelare una fitta rete di spaccio nel capoluogo, gestita principalmente da Giuseppe Fortuna, presso la propria abitazione, centro nevralgico della predetta attività illecita. Per perpetrare l’attività illecita, Fortuna si avvaleva altresì della collaborazione di Ionadi, nonché della mamma Mariuccia Franza. L’attività investigativa permetteva altresì, oltre a documentare la fiorente piazza di spaccio Vibonese, alimentata da ingenti ed assidui ‘clienti’, di risalire la ‘catena di montaggio’ dell’illecita attività ormai ben consolidata, svelando così altri ruoli dell’organigramma criminale, nonché le rotte del rifornimento della sostanza stupefacente che di volta in volta giungeva nel capoluogo, individuate sull’asse San Calogero – Nicotera – Vibo Valentia, ruoli riconducibili a Giuseppe Mazzone, Francesco Costa e Ezio Mercuri. Altri ruoli invece autonomi, per la cessione di sostanza stupefacente, emergevano sul conto di Giuseppe Ionadi di Vibo Valentia e Antonio Ventrice di Pernocari di Rombiolo.