A pochi giorni di distanza dalla conferenza di presentazione pubblica dello schema di legge sul riconoscimento del pomodoro San Marzano DOP e dei siti di relativa produzione come patrimonio culturale nazionale, rivolgiamo alcune domande all’autore del testo del provvedimento, il dr. Luigi Cerciello Renna, membro, tra l’altro, del collegio dei docenti dell’Osservatorio dell’Appennino Meridionale (Università degli studi di Salerno). Come giurista ed esperto di sicurezza agroambientale ha dedicato molti mesi di studio al pomodoro San Marzano Dop. Per quale motivo? Perchè ritengo che la filiera del pomodoro trasformato sia paradigmatica dei punti di forza e di debolezza della nostra agricoltura. In pratica, uno spaccato autentico dell’agroalimentare italiano.
A Fisciano Lei sabato scorso ha illustrato al pubblico uno schema di legge, dunque una iniziativa forte. Quale significato ha? È l’ennesimo segnale di carenze e immobilismo della classe politica? La verità è che la comunità accademica ha solo in rarissimi casi assunto iniziative simili, che invece sarebbero auspicabili per dare impulso e sostegno alla funzione legislativa, esercitata dal Parlamento. Da anni nel nostro Paese esiste un profondo solco tra le diverse componenti sociali e istituzionali e si è smarrita la logica del dialogo e del raccordo. L’iniziativa sottesa a questa proposta normativa inverte la tendenza.
Lei nel corso della conferenza ha comunque denunciato l’esistenza di un paradosso italiano. Si. È paradossale che l’Italia candidi puntualmente come patrimonio Unesco territori, paesaggi e beni di casa nostra che tuttavia non sono formalmente riconosciuti quale patrimonio culturale nazionale nel nostro ordinamento. Ritengo sia necessaria la revisione dei meccanismi italiani per le proposte di candidatura all’Unesco.
Pomodoro San Marzano Dop patrimonio culturale nazionale: ci spieghi in breve il testo di legge che ha redatto e illustrato al pubblico. Si tratta di una bozza di provvedimento in 2 articoli, ciascuno con 2 commi. Nel primo si prevede il riconoscimento formale del pomodoro Dop e dei siti di relativa produzione con l’elencazione puntuale di caratteri e requisiti che ne fanno un patrimonio culturale italiano. Nel secondo si richiedono i criteri di sostenibilità per la produzione e la coerenza della commercializzazione con il sistema normativo di certificazione della Dop.
Infatti lo schema di legge si concentra anche sulla fase della commercializzazione del San Marzano Dop. In parecchi mesi di monitoraggio delle dinamiche di mercato del settore, si è registrata la tendenza di non pochi produttori a reclamizzare il proprio pomodoro come il vero San Marzano. E questo mina la credibilità del sistema di certificazione oltre che disorientare il consumatore finale. Il provvedimento non poteva non intervenire anche su tale fattispecie.
Agroalimentare, Pomodoro San Marzano
Pomodoro San Marzano, Cerciello Renna: una proposta di legge per riconoscere prodotto e territorio
La comunità accademica ha solo in rarissimi casi assunto iniziative simili, che invece sarebbero auspicabili per dare impulso e sostegno alla funzione legislativa
Agroalimentare, Pomodoro San Marzano
Pomodoro San Marzano, Cerciello Renna: una proposta di legge per riconoscere prodotto e territorio
La comunità accademica ha solo in rarissimi casi assunto iniziative simili, che invece sarebbero auspicabili per dare impulso e sostegno alla funzione legislativa