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Politica, Giochi

Giochi, Baretta: Non faremo provvedimenti senza intesa con gli enti locali

Il sottosegretario al Mef al VELINO sul ritardo del bando di gara sulle concessioni scommesse. Danno all'erario? "Certo, ma l'dea era aspettare intesa per dare garanzie a tutti"
fonte: ilVelino/AGV NEWS
di Redazione

“Noi non faremo provvedimenti senza l’intesa con gli enti locali. Siamo disponibili a continuare il confronto, vedremo nei prossimi giorni”. Così il sottosegretario al Mef Pier Paolo Baretta conversando con Il VELINO sullo stato dell’arte del riordino del settore dei giochi dopo che all’ultima Conferenza unificata Stato-Regioni la Puglia ha chiesto di approfondire la materia, giudicando irrunciabili le modifiche su alcuni punti relativi alle distanze sensibili dei punti gioco, pena il fallimento dell’intesa. “Ci riconvocoremo con le Regioni e con i comuni e andremo avanti con il confronto per arrivare ad una intesa il più presto possibile – afferma il sottosegretario con delega ai giochi -. Abbiamo fatto molto strada, mi auguro che riusciamo a fare anche il passo che manca”.

“La proposta del governo – spiega Baretta – prevede la riduzione del 30% delle macchinette e il dimezzamento dei punti gioco: è da questo che bisogna partire per discutere di tutto il resto. Il punto di partenza è una drastica riduzione dell’offerta. Quando arriveremo, nell’arco di due o tre anni, a realizzare il dimezzamento dei punti gioco è chiaro che cambia il criterio di collocazione degli stessi. Passiamo da 96 mila punti vendita che ospitano macchinette a più o meno la metà. E’ un punto di vista ben diverso. Quello che bisogna approfondire è la distribuzione territoriale di questi punti gioco”. Quanto al rinnovo delle concessioni sulle scommesse scadute, la cui proproga, in assenza di un nuovo bando, comporta sia un danno erariale sia l’assenza di controllo sui requisiti di professionalità e affidabilità dei gestori, Baretta osserva che il “ritardo” nel bandire una nuova gara è legato all’accordo con gli enti locali. “L’idea – conclude – era di aspettare l’accordo con gli enti locali per dare garanzie a tutti”.