“Modificare la legge elettorale è una necessità perché è impensabile andare alle urne con un sistema disomogeneo tra Camera e Senato. Se andassimo subito alle elezioni con il sistema che viene fuori dalle indicazioni della Consulta, il risultato sarebbe un terno al lotto e la logica sarebbe quella dell’incertezza e della casualità. Non avremmo la stessa maggioranza tra Camera e Senato e ci troveremmo in una situazione di stallo come quella del 2013 con difficoltà nella formazione del Governo. Ci sarebbero conseguenze sulla nostra credibilità e sul piano dei mercati. È la politica a dover decidere quale sia il sistema elettorale migliore per il Paese anche in virtù del mutato scenario politico. Siamo sicuri che si potrebbe arrivare ad un’ampia condivisione”. Così Dorina Bianchi, sottosegretario al Turismo e deputato del Gruppo Area Popolare in una intervista ad Affaritaliani. “Per modificare la legge elettorale – spiega il sottosegretario – bisogna aspettare le motivazioni della Corte Costituzionale. Serve armonizzare il sistema elettorale tra Camera e Senato. È opportuno inserire un premio di governabilità alla coalizione che arriva per prima anche se al di sotto del 40%. Poi bisogna individuare un criterio per la scelta del collegio di attribuzione per le candidature plurime. In sostanza quello che chiediamo è coniugare rappresentatività e governabilità”.
Politica
L. elettorale, sottosegretario Bianchi: coalizioni e premio sotto 40%
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L. elettorale, sottosegretario Bianchi: coalizioni e premio sotto 40%
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