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Politica, Giustizia

Giustizia, Orlando: Un malato grave che si sta riprendendo

Avviate le procedure per un concorso anno che “porterà all'assunzione complessiva di 3.000 unità” oltre a 1.600 mobilità persone che arriveranno da altri rami della pubblica amministrazione
fonte: ilVelino/AGV NEWS
di Redazione

Un malato grave che si sta riprendendo. È questo il commento del ministro della Giustizia Andrea Orlando, come si legge sul sito del ministero della Giustizia, a margine del convegno “Nuove prospettive della tutela penale dei beni culturali”, in programma a Lucca. “La giustizia italiana tre anni fa era un malato molto grave. Ora è un malato che si sta riprendendo. Non possiamo ancora dire che siamo usciti dalla malattia ma abbiamo fatto molti progressi. In tre anni l’Italia ha scalato 49 posizioni nella classifica che valuta le performance della giustizia legata agli affari economici – ha aggiunto il ministro -. Gli affari civili trattati sono passati da 5 milioni 200 mila cause a 3 milioni e mezzo, e questo si e’ realizzato grazie ad un impegno straordinario del personale, dei magistrati, ma anche grazie a nuovi investimenti. Siamo il primo paese in Europa che ha informatizzato interamente il processo civile e siamo tornati ad assumere nelle cancellerie. Questo insieme di cose ha fatto sì che le ultime analisi del nostro sistema fatto da organizzazioni internazionali lo definiscono come un sistema in forte miglioramento di performance”.

Il ministro ha poi ricordato di aver avviato le procedure per un concorso fin dal novembre dello scorso anno che “porterà all’assunzione complessiva di 3.000 unità. Accanto a questo abbiamo attivato 1.600 mobilità da altri rami della pubblica amministrazione e complessivamente gli interventi porteranno 5.100 dipendenti in più nelle cancellerie italiane”, ha spiegato il ministro ricordando che negli ultimi 25 anni il vuoto organico era arrivato a novemila unità.

VIAREGGIO – “La prescrizione di Viareggio la potremo scongiurare rafforzando la disponibilità che abbiamo già dato per garantire la funzionalità degli uffici perché la modifica della prescrizione non varrà per i processi che sono già in corso perché la legge penale interviene solo per il futuro”.

TERRORISMO – “Le opere trafugate, soprattutto nelle zone teatro di guerra, sono una fonte importante di finanziamento che trova anche in Europa un mercato. Quindi, contrastare questo fenomeno è un modo per difendere il nostro patrimonio ma anche per contrastare canali di finanziamento del terrorismo soprattutto di matrice jihadista”.