“Che ci sia una recrudescenza criminale è palese e anche i fatti delle ultime ore lo confermano, ma eviterei di parlare di caso Napoli perché nella malavita l’acuirsi di episodi violenti è un elemento ciclico”. Lo dice interpellato dal VELINO il Sottosegretario alla Giustizia Gennaro Migliore. “C’è un problema da affrontare, questo è evidente e la lotta alla criminalità resta prioritaria: abbiamo la necessità e il dovere d’intervenire con tutti gli strumenti di prevenzione e di repressione. Su quest’ultimo fronte – spiega Migliore – parlano i risultati delle ultime operazioni condotte da magistratura e Forze dell’Ordine che hanno portato in carcere i boss dei principali clan: su questo fronte bisogna solo continuare a lavorare perché, come abbiamo visto, i risultati arrivano grazie ad azioni di contrasto sistematiche e, come Giovanni Falcone ha insegnato, con la lotta ai patrimoni dei clan. Recentemente l’inaugurazione dell’ex villa del boss dei Casalesi Schiavone, ha dato il segnale che lo Stato può e deve riappropriarsi di ciò che è stato costruito sull’illecito”. “Io porrei l’accento però – sottolinea il Sottosegretario alla Giustizia – sulla prevenzione. Bisogna andare nelle periferie a dare opportunità ai giovani e giovanissimi che sono facile preda dei clan: offrendo loro una possibilità, s’interrompe quel circolo vizioso su cui le organizzazioni criminali fondano il reclutamento di chi non ha altra scelta che la strada.” In queste ore il Pd napoletano è nella bufera per il caso di candidati a loro insaputa nelle liste collegate a Valeria Valente, candidata a sindaco nelle scorse amministrative. “Si accerti ogni responsabilità senza fare sconti a nessuno – ha concluso Migliore – perché una forza politica come la nostra ha il dovere di presentarsi agli elettori, anche nelle liste collegate, con chiarezza e trasparenza”.