“Preannuncio un’interrogazione per chiedere se e cosa il Governo italiano intenda fare sulla vicenda dolorosa e terribile di Ahmadreza Djalali, il medico e ricercatore presso l’università di Novara che il regime iraniano ritiene una spia, e che – c’è da temere – rischia molto concretamente una condanna a morte. Da mesi, indichiamo a Renzi e a Gentiloni (senza risposta: anzi, la risposta è un peggioramento del comportamento del Governo) il grave errore rappresentato da relazioni opache (militari, politiche, commerciali, e perfino sul terreno della giustizia!) con un regime antidemocratico, nemico dell’Occidente e di Israele. Ora che la nuova amministrazione Usa ha (assai opportunamente) un atteggiamento molto più duro rispetto a Teheran, resta da capire se l’Italia resterà invece “incastrata” in un posizionamento geostrategico errato e pericoloso. In ogni caso, sarebbe almeno un elementare atto di dignità e di diritto, per l’Italia, attivarsi affinché un uomo sia pur di nazionalità non italiana, ma che in Italia ha lungamente lavorato, non sia ucciso dal regime”. Lo dichiara Daniele Capezzone, deputato Direzione Italia.
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Iran, Capezzone: Italia si mobiliti per Ahmadreza Djalali, rischia pena di morte
Capezzone: Italia si mobiliti per Ahmadreza Djalali, rischia pena di morte in Iran
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Iran, Capezzone: Italia si mobiliti per Ahmadreza Djalali, rischia pena di morte
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