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Giochi e Scommesse, Giochi

Giochi, M5S: Governo vuole favorire azzardopoli e fermare regioni e comuni no slot

Dure critiche dal Blog di Beppe Grillo: "Con il trucco delle sale A si vuole mettere la museruola alle leggi e ai regolamenti adottati finora"
fonte: ilVelino/AGV NEWS
di Redazione

Il Movimento Cinque Stelle torna a criticare la proposta di accordo presentata in Conferenza Unificata per regolare il settore del gioco pubblico. Lo fa oggi con un articolo sul blog di Beppe Grillo. “No all’ennesima truffa del governo su azzardopoli. Senza alcuna legittimazione popolare, in maniera quasi ‘carbonara’ tipica delle lobby – si legge -, il Governo oggi propone a Regioni e Comuni di sottoscrivere una regolamentazione sull’azzardo che è solo piena di trappole e giochi delle tre carte. Regioni e Comuni tramite ANCI si devono opporre e non cadere nella trappola. Una trappola ben denunciata oggi dal quotidiano ‘Avvenire’ e Vita e i duri giudizi della Consulta nazionale Anti-Usura e del Movimento 5 Stelle. La misura di fronte a una formale ‘riduzione’ di facciata (solo dei tipi di apparecchi d’azzardo che stanno andando fuori mercato, quindi un favore ai produttori e lobby per introdurre i nuovi giochi ancora più pericolosi)garantisce invece lo sviluppo e mercato dei giochi più nuovi e pericolosi che non avranno alcun tipo di limitazione e contro i quali i Comuni non potranno far nulla, come denunciato anche dalla Consulta Nazionale Anti-Usura e dal Movimento 5 Stelle”.

“Parliamo dell’introduzione della famigerate gaming hall di ‘categoria A’ (dedicando alle newslot – Awp nel nuovo gergo del Governo, ossia Amusement with price, divertimento con premio – una sala apposita) che non potranno essere soggette a restrizioni e regolamentazioni da parte degli enti locali”. Secondo i Cinque Stelle “Con il trucco della ‘sale di tipo A’ attraverso un corso di formazione si potranno adeguare i locali e potranno continuare a tenere la macchinette; con lo stesso stratagemma si potranno aprire sale slot e vlt a fianco di chiese, scuole, centri per anziani e, più in generale, a pochi passi da ogni luogo sensibile. Dietro questo ‘trucchetto’ si nasconde il vero scopo di tale accordo, vogliono mettere la museruola a leggi e regolamenti adottati finora da Regioni e Comuni virtuosi a tutela della salute dei cittadini. Sarebbe davvero grave che, per promesse o minacce da parte del governo, le Regioni e i Comuni attraverso Anci accettassero un simile piano”.