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Politica

Centrodestra, Corsaro: Primarie strumento confronto, non conta tifosi

Centrodestra, Corsaro: Primarie strumento confronto, non conta tifosi
fonte: ilVelino/AGV NEWS
di com/rog

“Non passa giorno senza che, sul pur condivisibile tema delle primarie, si levino voci che ne pongono condizioni preventive alla partecipazione”. Così Massimo Corsaro, deputato di Direzione Italia – il nuovo movimento politico tenuto a battesimo pochi giorni fa da Raffaele Fitto – interviene nel dibattito interno al centrodestra. “E’ l’esatto contrario di quanto dovrebbe essere – prosegue il parlamentare milanese – come ci insegna la consolidata esperienza americana in materia di primarie. Queste infatti, lungi dal rappresentare un’arena in cui mostrare la muscolarità delle proprie truppe, dovrebbero essere il momento conclusivo di un percorso di confronto, approfondimento, raccolta di consenso e scelta tra opzioni che, in taluni casi, possono anche non coincidere. Ed è proprio su questo che devono essere chiamati ad esprimersi i cittadini, non sulla fideistica adesione a questo o quello. Direzione Italia ha, nella richiesta di adottare le primarie come criterio di partecipazione, uno dei suoi elementi fondativi. Ma non vi è dubbio che sia necessario spiegare le diverse ragioni, offrire un ventaglio di soluzioni, e richiamare l’interesse dei troppi elettori che si sono allontanati per l’incapacità dei governi di centrodestra di tener fede agli impegni assunti”.

”Riteniamo quindi – dice ancora Corsaro – che sarebbe un errore porre delle condizioni alla partecipazione alle primarie di coalizione, vincolandone l’accesso alla precostituita condivisione su temi che qualificano solo una delle opzioni in campo. In questo modo non si allarga la base di consenso e partecipazione, ma si intende affermare a priori una linea di parte. Siamo quindi pronti fin da oggi – conclude la nota -a condividereregole e modalità di celebrazione delle primarie, prevedendo occasioni pubbliche di confronto e di illustrazione delle tesi di ciascuno dei concorrenti. Sarà, per quanto ci riguarda, la giusta vetrina per illustrare il programma di economia liberale, rappresentativo della nostra adesione al Gruppo dei movimenti conservatori europei; il nostro impegno perché le più ampie libertà di scelta sostituiscano il dirigismo su cui è tristemente incagliato il sistema italiano; lenostre proposte di abbattimento del peso e della presenza dello Stato nella vita di persone, famiglie ed imprese; le ricette per un immediato e sensibile abbattimento del carico fiscale”.