L’agenzia di rating canadese Dbrs ha tagliato il rating del debito pubblico dell’Italia da “A-low” a “BBB high” con prospettive stabili. Di fatto perdiamo l’ultima “A” dello Stato italiano. Secondo Dbrs, il rating riflette un insieme di fattori che comprendono l’incertezza sulla capacità politica di sostenere lo sforzo di riforma strutturale e la persistente debolezza nel sistema bancario, inserito in un periodo di crescita economica fragile. L’agenzia canadese ritiene che, “in seguito al risultato del referendum costituzionale che avrebbe potuto fornire una maggiore stabilità al governo del primo ministro Renzi, il nuovo governo a guida Gentiloni – giudicato ‘ad interim’ – può avere meno spazio per poter approvare ulteriori misure, limitando quindi le prospettive di crescita economica. Inoltre, nonostante i recenti piani di sostegno al settore bancario, il livello di crediti in sofferenza rimane molto elevato e colpisce la capacità del settore bancario di agire come un intermediario finanziario per sostenere l’economia. “In questo contesto – si legge nel documnto -, la scarsa crescita ha avuto come risultato persistenti ritardi nella riduzione del rapporto debito pubblico-Pil (definito ‘molto alto’), lasciando il Paese in una situazione di maggior esposizione a shock negativi”. Fonti del ministero dell’Economia spiegano che la decisione di Dbrs non avrà impatti rilevanti sulla spesa per interessi sul debito pubblico. Effetti potrebbero esserci sui titoli più a breve, precisano, ma si potrà dire solo nei prossimi mesi.
Politica, Finanza pubblica
L’italia perde l’ultima “A”, Dbrs taglia il rating a “BBB high”
Per la società canadese il referendum costituzionale avrebbe potuto fornire una maggiore stabilità. Fonti del Mef dicono che non ci saranno impatti rilevanti sulla spesa per interessi sul debito pubblico
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L’italia perde l’ultima “A”, Dbrs taglia il rating a “BBB high”
Per la società canadese il referendum costituzionale avrebbe potuto fornire una maggiore stabilità. Fonti del Mef dicono che non ci saranno impatti rilevanti sulla spesa per interessi sul debito pubblico