La Terza Sezione Penale della Corte di Cassazione, ha respinto il ricorso del titolare di un centro scommesse di Melfi (Potenza) collegato con un operatore estero contro il sequestro del centro perché non in possesso della licenzia di Polizia in Italia. Il Tribunale di Potenza aveva già respinto la richiesta di riesame del titolare, la Cassazione ha confermato il provvedimento sottolineando che “dalla comunicazione di notizie di reato in atti risulta” che il ricorrente non era in “possesso della licenza di PS, per non averla mai richiesta”. In particolare i giudici osservano che la motivazione addotta dal ricorrente, e cioè “che l’omessa richiesta sia derivata esclusivamente dalla situazione discriminatoria” nei confronti dell’operatore estero “è un mero asserto, pertanto insufficiente – si legge nella sentenza n.1146 depositata ieri – dal momento che, se è vero che la autorizzazione ex articolo 88 TULPS non può essere rilasciata in caso di difetto di concessione da parte dell’operatore per cui esercita l’attività il richiedente, è altrettanto vero che sussistono ulteriori presupposti soggettivi per conseguirla”.